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Studenti impegnati nel trekking urbano
Studenti impegnati nel trekking urbano

Il “Divini” non si ferma: contro l’ansia c’è il trekking urbano

Quando a scuola le lezioni online si alternano a quelle in presenza, tra norme di igienizzazione e distanziamento, e l’attività sportiva è ferma per la chiusura delle palestre, ecco farsi strada un progetto interessante per favorire, con la pratica del camminare, il benessere psicofisico degli studenti: il trekking urbano. Nelle settimane scorse le ore di Scienze motorie dei ragazzi dell’Itts “Divini” sono state un’ottima occasione per far riscoprire alle singole classi dell’Istituto la bellezza del paesaggio e dei monumenti settempedani in un’attività motoria a carico aerobico.

Il risultato? A sentire le testimonianze dirette degli alunni è stato molto interessante. “Il trekking serve molto perché aiuta a liberare la mente e uscire dall’ansia. Inoltre respirare un po’ di aria fresca serve anche ad allenarsi se il passo è più spinto”, dice Marco, studente al quarto anno di Informatica.

“Per me – scrive Daniele – è un modo per conoscere il territorio sia nel suo aspetto fisico, andando a vagare tra le vie di una cittadina, che in quello culturale, attraverso le informazioni sulla storia di come è stata costruita e sui fatti del passato”.

Anche Alessandro, alunno al terzo anno di Meccanica, è entusiasta di questa esperienza, promossa e coordinata dai docenti di educazione fisica dell’Istituto tecnico: “Il trekking urbano coniuga sport, arte, gusto, curiosità di scoprire gli angoli della città e nuove cose che prima non si erano notate… E oltretutto elimina i pensieri negativi”.

Il trekking urbano è una salutare e piacevole attività didattica all’aperto, in cui far conciliare anche buone pratiche di cittadinanza attiva al fine di sensibilizzare i ragazzi al rispetto della salute, dell’ambiente e del paesaggio, lì dove il confine tra la città e la campagna è molto labile. E mentre i docenti di Scienze motorie stanno vivendo una sfida a tre per chi ha percorso più chilometri a fine giornata con i vari gruppi classe, in attesa che gli studenti tornino in presenza, possiamo dire che la gara già vinta è quella di aver creato momenti di benessere e spensieratezza per le vie della città o nei percorsi alternativi di periferia, invitando tutti a svolgere un’affiatata trekkingheria che riduce lo stress dovuto alla pandemia.

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