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Remo Travaglini quando indossava la maglia della Settempeda
Remo Travaglini quando indossava la maglia della Settempeda

Lutto, è morto il restauratore Remo Travaglini: è stato una “colonna” della Settempeda

Proprio nell’anno del centenario biancorosso, e proprio nel giorno in cui si aprivano le celebrazioni per il secolo di vita, è venuto a mancare uno dei protagonisti della storia della Settempeda: Remo Travaglini, prima giocatore, poi allenatore, da sempre grande appassionato e conoscitore di calcio.

Un improvviso malore lo ha strappato all’affetto dei suoi cari: la moglie Nara, i figli Simona e Marco, il genero Fabio, la nuora Annalisa, i nipoti Elena e Alessandro, assieme agli altri familiari.

La società Settempeda ha espresso subito il proprio cordoglio tramite i suoi canali social, stringendosi in particolare attorno a Marco, dirigente del Club, e ad Alessandro, promettente calciatore biancorosso.

Remo, con i suoi valori e il suo stile, è stato un punto di riferimento per tantissimi giovani. Ma è stato pure una “bandiera” del calcio locale. Di recente, spulciando i “corsi e ricorsi storici” del cammino del sodalizio di San Severino, anche Travaglini è tornato alla ribalta dei media locali perché era stato una “colonna” della Settempeda che vinse nel 1959-1960 l’allora campionato di Seconda categoria, esattamente sessant’anni prima che i biancorossi di Lele Ruggeri ottenessero analogo traguardo. Erano gli anni della costruzione dello stadio e dell’ascesa dei colori biancorossi nel panorama del calcio regionale. Quella squadra era composta da ventidue giocatori fra i quali Ugo Cicconi, Carlo Striglio, Guglielmo Minocchi, Mariano Stronati, Alberto Dignani, Silvano Traversi e appunto il nostro caro Remo Travaglini, oltre ai “rinforzi” da fuori come Fondato che era allenatore-giocatore o Procopio, l’ala destra guizzante che segnava raffiche di gol.

Ma la vita di Remo non era fatta solo di calcio. Aveva 86 anni ed era titolare della Bottega del restauro, in via dell’Abbondanza.

Qualche tempo fa si era raccontato così: “Restauro mobili antichi perché non c’è nessun altro qui che fa questo mestiere. Ho iniziato a 12 anni e non ho mai più smesso”.

Grazie a questa sua attività professionale, Remo aveva una grande passione e un forte rispetto per la storia locale, ne era anche custode, conservando documentazioni e importanti testimonianze.

A ricordarlo con commozione anche il sindaco Rosa Piermattei: “Con la scomparsa di Remo Travaglini perdiamo un pezzo della nostra storia, un uomo che ha saputo trasmettere i valori dello sport e dell’amore per la nostra città. Il suo contributo al calcio e alla cultura locale resterà impresso nella memoria di tutti noi. A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari”.

I funerali saranno celebrati lunedì 3 marzo, alle ore 9.30, nella chiesa di San Domenico. La camera ardente è stata allestita nella sala del commiato “Il tempio degli angeli”.