E’ finito in denuncia l’episodio del saluto romano durante la cerimonia commemorativa per il centenario della morte di Ines Donati, figura di spicco dell’era fascista, organizzata sabato scorso dall’Associazione Aries al monumento ai Caduti di San Severino.
Le indagini della Digos della questura di Macerata hanno permesso di raccogliere elementi di prova probatori a carico di cinque persone, di età compresa tra i 60 e i 75 anni, tra cui quattro residenti nel Maceratese e uno in un’altra provincia delle Marche.
Per il saluto romano è scattata una denuncia alla procura di Macerata per i reati relativi a manifestazioni usuali del disciolto partito fascista in pubbliche riunioni (art. 5 legge nr. 645/52 della legge Scelba) e frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all’odio, l’incitamento alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali (art. 2 legge nr. 205/93 della legge Mancino).
Alla manifestazione, regolarmente preavvisata e presidiata da un adeguato dispositivo di ordine pubblico, hanno preso parte una ventina di persone. Nel corso della cerimonia, dopo una breve allocuzione da parte degli organizzatori, uno di questi ha chiamato il “presente” e alcuni partecipanti hanno risposto facendo il saluto romano.
Le indagini della Digos – spiega la Questura – hanno permesso di acquisire nell’immediatezza fonti di prova video-fotografiche e inequivocabili elementi probatori a carico di cinque soggetti.
Intanto, il sindaco Rosa Piermattei interviene così sulla vicenda: “Come sindaco della Città di San Severino, Medaglia d’Oro al Merito civile per i fatti della Resistenza, esprimo la mia più profonda disapprovazione e ferma condanna per i gesti e i simboli mostrati durante la recente commemorazione in onore di Ines Donati. Sono certa di farmi portavoce di una comunità che si sente colpita nel profondo da queste vicende. San Severino è una città aperta e inclusiva ma non accetterà mai manifestazioni che richiamano un passato buio e divisivo. Invito tutti i cittadini e le associazioni locali a unirsi nel ribadire un forte ‘no’ a ogni forma ed espressione di estremismo, riaffermando i valori democratici e di tolleranza che, da sempre, ci uniscono e ci contraddistinguono”.
Pure la sezione Anpi “Capitano Salvatore Valerio” di san Severino “esprime la più vibrante indignazione per la vergognosa celebrazione avvenuta sabato al Monumento ai caduti con i rituali saluti fascisti”, giudicandola “una vera offesa e una ferita per la città Medaglia d’oro al valore civile esistenziale, per tutte le vittime di Valdiola e Chigiano, per i partigiani del Battaglione Mario morti per dare all’Italia libertà e democrazia e liberarla da un regime violento, razzista, guerrafondaio e mandante di vari omicidi politici tra cui quello di Giacomo Matteotti”.