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Il Consiglio comunale approva il Piano particolareggiato per Elcito

Semaforo verde da parte del Consiglio comunale al Piano particolareggiato del centro storico del borgo di Elcito.

L’Assise settempedana, nel corso dell’ultima seduta, ha esaminato e discusso diverse osservazioni adeguando lo stesso Piano al regolamento della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito.

Il documento presentava in aula l’esame delle osservazioni dei cittadini e le relative risposte da parte dell’Ufficio tecnico comunale oltre che di un team di esperti nominati dall’Amministrazione. In particolare le osservazioni riguardavano modifiche in relazione ai parcheggi, agli infissi e al recupero degli edifici storici presenti all’interno del borgo noto come il “piccolo Tibet delle Marche”.

Per i parcheggi nel Piano particolareggiato sono state introdotte riduzioni nel numero e un riposizionamento degli spazi dedicati alla sosta. Ad esempio il parcheggio previsto di fronte all’area verde pubblica è stato eliminato, sono stati riposizionati i parcheggi lungo la strada di accesso al borgo con il mantenimento comunque delle quantità minime richieste dalla normativa vigente. Le modifiche ai parcheggi sono state necessarie per rispettare le previsioni del “Piano di gestione della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito includendo l’integrazione dei nuovi parcheggi in aree più compatibili con il contesto paesaggistico. In mancanza di spazio sufficiente nelle proprietà private è stata prevista la possibilità di collocare impianti di depurazione e parcheggi in aree pubbliche, esclusivamente in modalità sotterranea, previa convenzione con il Comune. Indicazioni tutte introdotte allo scopo di mantenere la dotazione minima di standard urbanistici, in particolare verde pubblico e parcheggi, e di integrarsi nel rispetto delle caratteristiche del borgo e della Riserva naturale.

Il Piano, inoltre, prevedeva il recupero e la rifunzionalizzazione degli edifici storici del borgo con interventi mirati al restauro e alla ristrutturazione del patrimonio immobiliare esistente, mantenendo una stretta aderenza alle caratteristiche paesaggistiche, storiche e architettoniche del contesto. Questo, in particolare, include anche il recupero degli edifici parzialmente crollati o in rovina. Con il documento approvato viene previsto l’esclusivo uso di materiali tradizionali e locali per gli interventi di recupero. Per esempio, per la muratura si raccomanda l’uso di pietre e mattoni originali provenienti dal borgo o da smontaggi in aree circostanti. Le tecniche di consolidamento strutturale, se necessarie, dovranno poi mantenere l’aspetto tipologico originario, evitando l’utilizzo di materiali moderni come l’acciaio o il cemento armato nelle murature portanti. Il Piano, com’è noto, si inserisce in un contesto tutelato ai sensi del D.Lgs. 42/2004, che protegge il patrimonio storico e paesaggistico. Gli interventi di ristrutturazione dovranno quindi necessariamente rispettare le normative in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico: nel caso di edifici storici in rovina o crollati, il Piano consente la ricostruzione solo se è possibile documentare la consistenza originaria dell’edificio tramite rilievi fotografici, catastali o altre prove documentali. La ricostruzione dovrà, ovviamente, rispettare la sagoma, il volume e le caratteristiche architettoniche originali, senza incrementi di volumetria. Sono stati inoltre prescritti dettagli rigorosi sulle finiture degli edifici, come il ripristino delle aperture originarie, il rispetto delle pendenze delle coperture, il tipo di infissi, e l’eliminazione di modifiche non congrue alle strutture originali. Le persiane e gli infissi, ad esempio, dovranno seguire lo stile tradizionale, ed sarà vietato l’uso di materiali non conformi, come l’alluminio, per grondaie e pluviali.

“In sintesi il nuovo Piano particolareggiato del centro storico del borgo di Elcito, atteso da anni, si concentrerà sempre più sul recupero conservativo degli edifici storici, nel rispetto delle norme paesaggistiche e delle tradizioni architettoniche locali, con particolare attenzione alla tutela del borgo e alla valorizzazione della sua identità storica. Su questo l’Amministrazione comunale con l’approvazione definitiva del documento – spiega il sindaco Rosa Piermattei – ha deciso di scrivere una importante premessa per tutti quelli che saranno gli interventi in una delle realtà più preziose del nostro territorio che necessitano di tutela e difesa ma anche di poter essere vissute e, non da ultimo, valorizzate”.

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