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Da sinistra Edoardo, Alessandro e Federico
Da sinistra Edoardo, Alessandro e Federico

Castel San Pietro piange l’improvvisa scomparsa di Alessandro Lucarelli

La comunità di Castel San Pietro piange l’improvvisa scomparsa di Alessandro Lucarelli e si stringe attorno alla sua famiglia in questo momento di grande dolore.

Alessandro, fratello maggiore rispetto a Federico (avvocato) ed Edoardo (giornalista), è deceduto domenica mattina a causa di un malore durante la prova di Orienteering che stava sostenendo a Ovindoli, in Abruzzo. E’ intervenuto anche l’elisoccorso, ma i sanitari non sono riusciti a salvarlo.

I funerali si sono svolti ieri pomeriggio, martedì 14 maggio, a Roma, dove la famiglia Lucarelli risiede.

Alessandro aveva 56 anni e amava molto lo sport dell’Orienteering. Da qualche anno era tesserato con il “CCRoma”.

Gli amici del Circolo lo ricordano così: “La sua gentilezza, affabilità e positività hanno conquistato subito tutti. Oltre a correre scriveva: il suo bel libro “Oltre il traguardo” racconta della redenzione di un uomo attraverso la corsa. Alessandro ha partecipato all’attività agonistica fino allo scorso anno quando un problema cardiaco lo ha costretto a “rallentare” il passo e passare alle categorie non agonistiche. La sua passione però non si è spenta e si è dedicato a ruoli di organizzazione regalandoci delle belle gare da lui stesso tracciate come quella al Pineto dello scorso marzo. La sua morte improvvisa ci lascia attoniti e fatichiamo a credere che sia veramente accaduto. Ci piace pensare che abbia concluso il “romanzo” della sua vita nel modo che lo rendeva veramente felice. Ci stringiamo al dolore della moglie Antonella, dei figli Giulia e Matteo e dei suoi amici del cuore. Ciao Alessandro. Impossibile dimenticarti”.

A Castel San Pietro Alessandro tornava ogni estate; era riservato, ma molto benvoluto.

Lui e la sua famiglia hanno fatto – e stanno facendo – uno straordinario lavoro di valorizzazione di Castel San Pietro e del nostro territorio settempedano. L’ultima importante iniziativa è quella promossa con la Comunanza agraria per la riscoperta di padre Giuseppe Zampa, “un benefattore tra gli ultimi”, nato ad Agello nel 1873 e poi missionario in Bolivia dove è stato definito “un gigante dell’opera missionaria dei Frati minori”.