“Difendiamo gli agricoltori per tutelare i consumatori e salvare l’agricoltura italiana”. Questo il testo del manifesto distribuito ieri mattina in Piazza del Popolo dagli aderenti alla protesta animata da una quarantina di trattori alla cui guida si è messo un gruppo di “agricoltori indipendenti” della provincia di Macerata che ha così deciso di richiamare l’attenzione dei passanti e delle istituzioni sull’agricoltura italiana “oggi attraversata – spiega il loro portavoce, il settempedano Emanuele Agrifoglio – da una crisi profonda e senza precedenti che rende incerto il prossimo futuro per migliaia di imprese agricole in un contesto internazionale caratterizzato da mutamenti epocali”.
Hanno partecipato anche alcune aziende provenienti da Fermo e dall’ascolano.
Diverse le criticità che vogliono essere denunciate con la protesta e tutte riassunte nello stesso manifesto: una riforma della Pac (Politica agricola comune) punitiva per le aziende e cervellotica nella sua applicazione, una difficoltà crescente nella collocazione sul mercato dei prodotti agricoli nazionali, prezzi all’origine sempre meno remunerativi in virtù anche dell’elevato aumento dei costi di produzione, una sempre maggiore difficoltà nell’individuare produzioni che possano avere più successo nei mercati, la concorrenza sleale di prodotti a bassissimo costo provenienti da altri Paesi dove i controlli sanitari sono fondamentalmente inesistenti, l’inesorabile e inevitabile processo di indebitamento delle aziende agricole, le politiche di favore per le aziende industriali a monte e a valle della filiera e la mancanza di controlli adeguati alla sicurezza alimentare per i cittadini su quanto proviene dall’estero.
Chiare, nel testo che anima la protesta, le richieste rivolte al Governo: una deroga immediata sulla messa a riposo del 4% delle superfici aziendali, il rispetto da parte dell’industria e della GdO (Grande distribuzione organizzata) della norma che prevede il divieto della vendita di prodotti agricoli al di sotto dei costi di produzione, controlli sulle speculazioni che portano i prezzi al ribasso in ogni comparto produttivo agricolo cerealicolo, orticolo, frutticolo e zootecnico. Nel settore del grano, in particolare, si chiede anche un’immediata programmazione dei controlli sulla qualità dei grani importati dalla Turchia e da altri Paesi extra Unione Europea a tutela soprattutto dei consumatori. Tra le richieste al Governo, infine, la promozione di un’agricoltura sempre più sostenibile in cui l’Europa sostenga in maniera più adeguata la fase di passaggio dal metodo di coltivazione convenzionale a metodi più sostenibili attraverso adeguati incentivi per compensare i maggiori costi e la minore produzione, la gestione il controllo della fauna selvatica in eccesso e il completo ristoro dei danni subiti ad agricoltori e cittadini, l’eliminazione di tutta la burocrazia inutile a carico delle aziende agricole, l’eliminazione dell’Irpef sui redditi agrari e dominicali reintrodotta nel 2024 delle aziende agricole.
Nel corso della mattinata il sindaco Rosa Piermattei ha incontrato i partecipanti alla manifestazione e ha ascoltato i motivi della loro protesta e della scelta di “Piazza del Popolo”, una volta piazza del mercato, come luogo simbolo proprio per il significato che aveva quando il mondo agricolo faceva incontrare domanda ed offerta tra la gente. Il primo cittadino di San Severino ha assicurato che si farà portavoce dei loro problemi presso altri sindaci.
Nel tardo pomeriggio, quasi in chiusura della manifestazione, è intervenuto anche il consigliere regionale Giacomo Rossi che ha dialogato con i vari rappresentanti delle aziende agricole presenti, assicurando il suo personale interessamento a portare avanti alcuni temi tra quelli elencati nel manifesto anche in sede regionale.
E’ stata una protesta pacifica quella che gli agricoltori indipendenti della provincia di Macerata hanno portato in piazza (presidiata da agenti della Polizia locale, da carabinieri e Polizia di Stato) a difesa sia del lavoro delle imprese agricole che dei cittadini consumatori finali.
Fiorino Luciani