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La "Pietra d'inciampo" ora alle Medie
La "Pietra d'inciampo" ora alle Medie

David Bivash, l’ebreo catturato a San Severino e morto ad Auschwitz

Venerdì 26 gennaio, alle ore 10.30, verrà celebrato il Giorno della Memoria. In occasione della ricorrenza, verrà commemorato David Bivash, un ebreo apolide residente, insieme alla sua famiglia, a Borgo Fontenova e deportato ad Auschwitz: l’incontro si terrà al Teatro Italia e durante la cerimonia verrà ricordata la sua figura con la presentazione del libro “Ricordo di David Bivash. Salonicco 1 agosto 1890 – Auschwitz 1944”.

Dopodiché, alle ore 12, verrà apposta una “Pietra di inciampo” (“monumento diffuso” ideato dall’artista tedesco Gunter Demnig) in via Ponte vecchio n. 4 a Borgo Fontenuova, per la memoria di Bivash. L’evento è promosso dalla sezione Anpi “Cap. Salvatore Valerio” e vede l’adesione del Comune di San Severino e di Coop. Alleanza 3.0. Hanno inoltre collaborato l’Istituto storia Marche, la Comunità ebraica di Ancona, l’Anpi Marche, l’Anmig Marche e la Rete universitaria per il Giorno della Memoria.

Il progetto della “Pietra di inciampo” è cominciato più di un anno fa, a seguito della pubblicazione di Raoul e Lorenzo Paciaroni “Memorie di guerra. La Resistenza a San Severino nei ricordi di tre partigiani”: in una nota di questo testo, si riportava la notizia della presenza in città di David Bivash.

Da allora, la sezione Anpi “Cap. Salvatore Valerio” si è attivata, e grazie al supporto scientifico dell’Istituto storia Marche, con la collaborazione di Anpi Marche, Comunità ebraica di Ancona, Anmig Marche e Rete universitaria per il Giorno della Memoria, ha prenotato e poi acquistato la pietra di inciampo in ricordo di David Bivash.

Inoltre, l’Anpi settempedana ha sentito l’esigenza di lasciare di David Bivash una memoria più articolata e approfondita rispetto a una semplice nota di presenza e così, grazie alla dottoressa Simona Gregori e alle sue ricerche nel Fondo della Questura di Macerata, è nata la pubblicazione che sarà presentata al Teatro Italia: un testo capace di dare un quadro più articolato delle vicissitudini e della vita familiare dei Bivash a San Severino.

Il libro, oltre ad essere un’importante novità tematica per la ricerca storica della presenza degli ebrei a San Severino, vuole incoraggiare ulteriori approfondimenti di tipo storiografico e archivistico, magari allargando lo sguardo anche sugli altri ebrei che furono catturati in città nel dicembre del 1943 e poi inviati nei campi di sterminio.

In questi giorni, in attesa dell’evento del 26 gennaio, la pietra di inciampo è in mostra nell’atrio dell’Istituto “Tacchi Venturi” ed è oggetto di attenzione e studio da parte degli allievi: gli studenti stanno realizzando dei lavori sul tema che saranno esposti al Teatro Italia il giorno della celebrazione. Inoltre, l’allestimento è arricchito da un cartellone realizzato dai ragazzi del Consiglio comunale in cui un QR Code mostra una mappa interattiva di tutte le pietre di inciampo apposte in Italia.

Donella Bellabarba, presidente sezione Anpi “Cap. Salvatore Valerio”

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