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Marco Caracci
Marco Caracci

La Settempeda ferma la capolista Porto d’Ascoli (0-0)

C’è mancato poco. Quando al 43’ del secondo tempo l’arbitro Perozzi di Ancona ha dato l’impressione di mettere il fischietto in bocca dopo la caduta in area del folletto Fiecconi a contatto con Virgili. Un’occhiata al giudice di linea appostato nei pressi del duo Virgili-Fiecconi e la decisione di… non decidere. Settempeda-Porto D’Ascoli è così rientrata nella normalità ed è finita 0-0. Nessun botto (sempre che, ovviamente, il rigore fosse trasformato dato che Daniele Capriotti in porta non è ostacolo facile da superare) dei biancorossi che si sono dovuti accontentare del nulla di fatto che in valore assoluto è un risultato di grande spessore, specialmente se coniugato all’altro pari senza reti dell’andata, ma che paragonato agli altri verdetti relativi alle formazioni di coda incide poco. Ciononostante la Settempeda, se anche segna poco, incassa di meno ed allunga la scia positiva a 7 risultati positivi (3 vittorie e 4 pareggi) dal momento del cambio di gestione tecnica. Dal punto di vista dell’intensità e della volontà di chiudere positivamente il torneo, quindi, nessun appunto. Ma veniamo al campo. Dopo un primo tempo di chiara marca locale contrassegnato da 5 calci d’angolo a 0 (la casella della leader rimarrà senza tiri dalla bandierina fino alla fine) e da numerose azioni ariose di Mulinari e soci, a cui è mancata solo la profondità al momento buono, le emozioni di maggiore intensità sono sgorgate nella ripresa. Dopo due minuti Oddi duella a centrocampo con Borioni ma alza il gomito: rosso diretto. Porto in dieci e timoroso? Neanche per sogno. La capolista fa vedere di che pasta è fatta e spinge sul pedale dell’acceleratore. All’11’ Pietrella perde palla in disimpegno, sfera spedita a centro area dove scivola Burgos ma Caracci arriva a smanacciare la palla per Cacciatori. L’opportunità sfuma. Un minuto dopo palla filtrante a centro area dove Cacciatore stanga ma Caracci non si sposta e si oppone con un braccio; riprende di Lorenzo che schioda una bomba murata da capitan Mulinari, protagonista di una gara maiuscola. La Settempeda, dopo Passarini, bloccato da un risentimento muscolare al 40’, perde per infortunio (distorsione alla caviglia procuratasi su un tombino a bordo campo, sigh!) anche Montanari ma non si scoraggia e con il baby Fiecconi, al 43’, reclama il rigore per un atterramento apparso netto. Non alla terna che lascia proseguire. Dopo la doccia tutti a fare merenda per un terzo tempo da incorniciare. Come all’andata. Esperienza da ripetere per far vincere sempre e comunque lo sport. “Su Cacciatori ci sono arrivato dopo che Fabricio era scivolato – racconta Caracci, saracinesca abbassata per tutti – e poco dopo, quando Cacciatori ci ha riprovato su un pallone profondo in area, non mi sono mosso, riuscendo a deviare la sua conclusione con il braccio. Per fortuna ci ha pensato poi Mulinari a frapporsi fra me e Di Lorenzo quando il numero dieci ospite ha ripreso la mia respinta ed ha calciato forte a rete. Sono stati gli unici due pericoli che abbiamo corso”. Niente male. Il baby Federico Fiecconi è sincero: “Il rigore era netto. Nessun fallo cattivo, per carità, è solo che io ho spostato velocemente il pallone e Virgili ha preso la mia gamba. Era chiaramente rigore”. Su sponda opposta mister Stefano Filippini: “Sul rigore non ho visto bene perché ero dall’altra parte, ma i miei ragazzi mi hanno detto che non c’era. Abbiamo disputato un gran match paradossalmente dopo essere rimasti in dieci. Ci tenevamo a rimanere imbattuti”. Il problema sono ora gli infortuni. Paolo Passarini ci scherza sopra: “Mi ero sganciato alla grande quando i ragazzi mi hanno detto di calciare a lato per consentire di soccorrere “Figo” Lucaroni. Nel girarmi per calciare fuori ho avvertito una fitta nella parte posteriore della coscia. Lucaroni? È un “cinghiale”, non si era fatto niente…”. Fra i tanti guai (Ruggeri con un piccolo strappo che comunque fa sperare per il suo recupero lampo per la parte conclusiva della stagione, Riccardo Rocci con un problema muscolare rimediato nell’ultimo allenamento ed il fratello Lorenzo con un ginocchio in disordine) le note liete del ritorno in panchina di Menichelli dopo lo strappo muscolare ed i recuperi di Borioni – che ha retto tutta la gara – e Marasca che ha confermato i progressi nei 23’ in cui ha potuto dare man forte in campo. “Ho sempre creduto nelle potenzialità della squadra – rincuora il presidente Sandro Teloni -; con questa media fin dall’inizio del torneo saremmo in piena zona play-off”. Ci sono perciò sensibili chance di evitare i play-out.

Il tabellino.

SETTEMPEDA: Caracci, Tentella, Pietrella, Serangeli, Passarini (40’ pt Burgos), Mulinari, Lucaroni, Borioni, Capenti, Montanari (29’ st Fiecconi), Meschini (26’ st Marasca). (A disp. Maccari, Menichelli, Lorenzo Rocci, Ruggeri). All. Giorgi

PORTO D’ASCOLI: Daniele Capriotti, Cafini, Virgili, Angelini, Grossetti, Oddi, Di Girolamo (41’ pt Leopardi), Cipolloni, Cacciatori (46’ st Troiani), Di Lorenzo (28’ st De Florio), Schiavi. (A disp. Piunti, Tarli, Stefano Capriotti, Pelliccioni). All. Filippini

Arbitro: Perozzi di Ancona

Note: espulso, per una gomitata a Borioni, Oddi al 2’ del st; ammoniti: Serangeli, Mulinari, Fiecconi, Angelini, Oddi, Cipolloni; angoli 5-0; spettatori 100 circa; rec. 1’+4’; nel dopo gara terzo tempo con merenda per atleti e dirigenti di ambo le squadre.

Luca Muscolini

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