Ultime settimane d’apertura al Museo archeologico di Castello per la mostra “Oggetti, riti, rituali. Morire a Septempeda tra I e III secolo d.C.”.
L’esposizione, curata dal funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro-Urbino, Tommaso Casci Ceccacci, e da Davide Squillace, archeologo di ArcheoLab, sarà visitabile fino al 21 gennaio.
Promossa dal Comune, la mostra presenta i reperti recuperati durante le indagini archeologiche eseguite tra il settembre 2021 e il gennaio 2022 in occasione dei lavori di costruzione dell’Eurospin, al rione Settempeda. Materiale inedito venuto alla luce all’interno di ben 14 tombe a rituale misto, riferibili cronologicamente tra il I e il III secolo d.C..
Molto suggestivo il percorso che viene proposto al visitatore e che pone l’accento sull’aspetto rituale degli oggetti dell’esposizione: frammento dopo frammento l’equipe di professionisti che ha operato durante la campagna di scavi, grazie ad un approccio multidisciplinare attuato nel corso delle indagini, ha ricostruito usi e riti funerari in atto nell’antica Semptempeda tra il I d.C. e l’inizio del III d.C.
L’occasione di una visita alla mostra può essere utile anche per ammirare in tutta la sua bellezza la nuova illuminazione del chiostro storico di Castello e l’installazione artistica di light design “Arte e luce narrano l’antico chiostro” promossa in collaborazione con la Regione e a cura del light designer Francesco Vignati e del set designer Lele Moreschi.
La mostra “Oggetti, riti, rituali. Morire a Septempeda tra I e III secolo d.C.” è aperta sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dal martedì al venerdì su prenotazione. Lunedì chiuso. Per informazioni ci si può rivolgere all’ufficio Cultura del Comune (telefono 0733641309), alla Pro loco (telefono 0733638414) o direttamente al Museo archeologico (telefono 0733633919).