Rosella Natalini è il nuovo presidente del Club alpino italiano di San Severino. Ad eleggerla l’assemblea degli iscritti che ha nominato consiglieri Adele Dignani, Alex Bodgan Lacusta, Giulia Pacini Panebianco, Leonardo Properzi, Marino Scattolini, Silvia Tartuferi. Eletti revisori Alnerio Salicini, Lucia Soverchia e Gianpaolo Storani.
La sezione settempedana del Cai è nata nel 1947. Primo presidente, e socio fondatore, è stato Luigi Mataloni che, fin dagli anni Trenta, si era prodigato con un gruppo di appassionati della montagna nell’organizzazione di escursioni e competizioni sportive di fondo. Dal 1948 le attività sociali sono andate intensificandosi con l’organizzazione di escursioni in montagna, gite turistiche, veglioni e rassegne cinematografiche. Intorno agli anni Settanta, presidente Spartaco Natalini, l’associazione ha preso il nome di Sci-Cai con l’affiliazione alla Fisi.
Negli anni Novanta la sezione ha dato alle stampe, e per alcuni anni, il notiziario trimestrale “Monte San Vicino”, organizzato mostre fotografiche anche itineranti, serate tematiche, programmi escursionistici e sviluppato il settore alpinistico. Questo ha permesso di organizzare i primi corsi sezionali di alpinismo ed entrare come socio costituente nella scuola intersezionale di scialpinismo “Sibilla”.
Nel segno della tradizione e dell’innovazione, dagli anni Duemila la sezione ha portato avanti programmi annuali escursionistici aperti anche ai non soci insieme a collaborazioni nell’ambito di più articolate iniziative comunali e sovracomunali, serate tematiche con l’intervento di ospiti portatori di esperienze diverse, progetti scolastici su temi ambientali e culturali.
Importante è stata la realizzazione dell’itinerario escursionistico “Tra Santi e Incanti…” che da Camerino a San Severino o viceversa, passando per Serrapetrona, si snoda in gran parte lungo l’antico tracciato della via Romano-Lauretana.
Nel tempo la sezione ha anche gestito i rifugi di Madonna delle Nevi, di Frontignano, di Monte Pormicio.