Le Marche, da lunedì 7 febbraio, finiscono in “zona arancione”, andando così a far compagnia a Valle d’Aosta, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia. In zona bianca restano Umbria, Molise e Basilicata. Tutte le altre regioni sono in zona gialla. Ecco il commento del presidente Francesco Acquaroli: “La Regione non ha alcun potere di intervento rispetto a questa misura che, anche se prevedibile da oltre un mese, ritengo ormai essere superata rispetto alla fase attuale della pandemia”.
Come noto, per passare in arancione occorre superare contemporaneamente tre indicatori: il 20% dei posti letto occupati in terapia intensiva, il 30% dei posti letto occupati nelle aree mediche e un’incidenza settimanale di contagi oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti.
Ora cosa cambia?
Serve il super green pass in zona arancione (e non in zona gialla) per skipass, centri commerciali nei festivi e prefestivi, ristorante (anche albergo) all’aperto, piscine, spogliatoi, palestre e sport di contatto al chiuso e all’aperto, feste dopo cerimonie, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi all’aperto.
In zona arancione per gli spostamenti con un mezzo proprio dal Comune di residenza verso altri Comuni o fuori regione/provincia autonoma serve il green pass base oppure sono richiesti motivi di lavoro, necessità, salute; ovvero sono ammessi spostamenti per servizi non sospesi, ma non disponibili nel proprio Comune. In zona gialla invece non c’è alcun limite per gli spostamenti in territorio regionale.
Il super green pass serve anche per molte altre attività, ma sono le stesse regole che valgono ormai in tutta Italia, in zona bianca, gialla e arancione, quindi non ci sono differenze. In zona arancione, almeno per i vaccinati, non ci sono di fatto restrizioni impattanti.
Ma qual è la situazione a San Severino. Vi mostriamo due grafici aggiornati alla data di oggi, venerdì 4 febbraio.