A trecento anni dalla morte, avvenuta il 24 settembre 1721, la Città di San Severino ha reso omaggio al suo co-patrono San Pacifico. Preceduta da un saluto di presentazione, ospitato nella Sala Italia, è stata inaugurata nella chiesa di Santa Maria della Misericordia la mostra “San Pacifico Divini: la ferita aperta”, allestita dal Centro culturale “Andrej Tarkovskij” con il patrocinio del Comune e dell’Arcidiocesi.
“Abbiamo scelto questo titolo – ha spiegato Angelo Cantenne, presidente del Centro Tarkovskij – perché ogni circostanza, anche la più dolorosa della nostra vita, se la nostra libertà lo vuole è una ferita aperta, nel senso che apre la via a Dio”.
A rappresentare San Pacifico come una “figura riconciliata con Dio” è stato padre Simone Giampieri, ministro provinciale dei Frati Minori delle Marche: “Abbiamo fatto fare una pala per questo speciale anniversario che offre una nuova immagine giovanile con San Pacifico che ha al suo fianco le stampelle per sottolineare la sua grande attenzione per i poveri. Era il Giobbe francescano, sempre presente, discreto e forte anche dinnanzi alle prove più difficili della vita”.
La mostra “San Pacifico Divini: la ferita aperta”, cui si accompagna una breve pubblicazione per le Edizioni Serini, costituisce l’avvio delle manifestazione in memoria del santo indette proprio dalla Provincia Picena San Giacomo della Marca dei Frati Minori.
L’esposizione rientra poi nel progetto “Spazio giovani: insieme per crescere e progredire” che, promosso dalla Regione, ha riunito diverse realtà giovanili del territorio e di cui è capofila l’associazione settempedana Help Sos salute e famiglia, presieduta da Cristina Marcucci: “Abbiamo creato un mix di attività per i giovani dove abbiamo inserito la mostra – ha spiegato la presidente – perché è importante che i ragazzi conoscano le realtà del proprio territorio. Per fare questo abbiamo anche coinvolto gli studenti dell’Istituto tecnico “Divini” con la sezione di Grafica e comunicazione”.
“Grazie a chi ha lavorato alla realizzazione di queste giornate – ha detto il sindaco Rosa Piermattei -. San Pacifico è da sempre un riferimento per molte persone che a lui si rivolgono per chiedere aiuto. In questo momento, da settempedani, lo preghiamo perché il santuario a lui dedicato possa presto riaprire. Vorremo accelerare i lavori di ricostruzione. Sarà un regalo per la Città di San Severino”.
Sulla figura del santo si è soffermato anche il cardinale Edoardo Menichelli, pure lui intervenuto all’apertura delle celebrazioni: “San Pacifico, nell’immaginario comune, è stato da sempre considerato superiore a San Severino. La sua attrattiva è stata sempre forte. Ma San Pacifico, al secolo Carlo Antonio Divini, non è nato santo. Solo la grazia di Dio e il suo impegno lo hanno orientato verso questa strada. Il santuario a lui dedicato deve tornare ad essere luogo di spiritualità affascinante – ha detto il cardinale -. Siamo in un tempo di avidità e di anoressia spirituale cui va posto rimedio per dare speranza”.
La mostra su San Pacifico sarà aperta fino al 7 novembre nei giorni di sabato e festivi, dalle ore 18 alle ore 20. Per prenotazioni e informazioni chiamare il 3381090779 o il 3334454094.
Domani (sabato 25 settembre) sono previste messe alle 7.30 e alle 18.30, mentre per domenica 26 settembre sono attesi il pellegrinaggio a piedi dal rione Settempeda con messa finale al santuario che sarà celebrata, alle ore 8, da padre Simone Giampieri. Seguiranno messe alle 9, alle 10, alle 11.30 (con la partecipazione del sindaco, del Gonfalone comunale e delle autorità cittadine), alle 16, alle 17 e alle 18.30.
L’apertura ufficiale del centenario della morte di San Pacifico avverrà il prossimo 30 ottobre con una cerimonia solenne che sarà presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana. Interverranno anche il cardinal Menichelli, il vescovo di Camerino-San Severino, monsignor Francesco Massara, nonché sacerdoti e religiosi delle Marche.