Ha raggiunto le 600 firme la petizione che vuole far ritirare il progetto di demolizione del chiosco esistente nei Giardini pubblici “Coletti” di San Severino, destinato poi a essere ricostruito con una spesa di 230 mila euro. Cresce, quindi, la schiera di chi chiede al Comune di rivalutare l’idea messa in cantiere.
“Il chiosco esistente va preservato e restaurato, essendo un manufatto modernista di belle forme e struttura ottima che ben assolve alla propria funzione – si legge nella petizione -. I soldi risparmiati possono essere impiegati per migliorare la parte arborea e floristica del giardino, i viali e le attrezzature come panchine e giochi per bambini. Lo storico giardino annovera alberi importanti, primo fra tutti il monumentale cedro del Libano, e altri esemplari che da anni, come le siepi e i roseti, necessitano di manutenzione. Non si esclude di poter anche ricreare, con una modesta spesa, un piccolo chiosco in forme Liberty, come quello esistente nei primi anni del Novecento, proprio per ricreare l’atmosfera originaria che ha animato uno tra i primi giardini pubblici realizzati nelle città marchigiane”.
La petizione è ancora online e punta a raggiunge quota 1.000 firme. “Per ripristinare il bel verde del giardino di un tempo – sottolineano i sottoscrittori nei loro post – bisogna fare un piano a 5-10 anni, con nuove piantumazioni di cespugli e siepi (…). Occorre provvedere alla loro manutenzione per portarle alla dimensione e allo stato vegetativo ideali. Serve quindi destinare degli addetti al giardino (…). Inoltre, è necessario migliorare l’accessibilità per i disabili. Non ha senso un ristorante che sarà gestito da privati per fare un centro d’aggregazione per i giovani. Lì serve un piccolo bar per le esigenze che può avere un giardino storico…”.