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Home | L'intervento | Educ-Azione alimentare. Covid-19 e obesità: si sta facendo abbastanza?
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La dottoressa Elisa Pelati, dietista
La dottoressa Elisa Pelati, dietista e nutrizionista

Educ-Azione alimentare. Covid-19 e obesità: si sta facendo abbastanza?

Pubblicato da Mauro Grespini in L'intervento 1,330 Visite

Rubrica di Educ-AZIONE alimentare a cura della dottoressa Elisa Pelati, dietista

Prima della comparsa del Covid-19, un’altra “epidemia globale”, così definita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), rappresentava, e rappresenta tutt’ora, uno dei principali problemi di salute pubblica mondiale: l’obesità. Sappiamo che questa è responsabile di una peggiore aspettativa di vita e che favorisce malattie invalidanti come il diabete di tipo 2, le malattie cardiovascolari, osteo-articolari, renali, cerebrali, dermatologiche, ortopediche, quelle dell’apparato respiratorio, dell’apparato gastrointestinale, la sindrome metabolica e alcuni tipi di tumore, nonché disfunzioni erettili e problematiche di tipo ostetrico-ginecologiche.
Inoltre, l’obesità è associata a depressione e disturbi d’ansia, anche per colpa della sua associazione allo stigma che porta le persone che ne sono affette a subire discriminazioni nella vita sociale, scolastica e lavorativa, talvolta con veri e propri episodi di bullismo e umiliazioni pubbliche. Dall’altro lato della medaglia, le persone che si sentono discriminate per la loro forma fisica sono soggette a evitare controlli e visite, mettendo ancora di più in pericolo il loro stato di salute.

In questo scenario, con l’avvento della pandemia da Covid-19, è risultato evidente fin da subito, ai clinici, che l’obesità predisponesse a un andamento peggiore della malattia. Cercando nella letteratura scientifica, nuovi studi non hanno fatto altro che confermare questa osservazione: in uno studio, pubblicato su Obesity Reviews, e condotto su quattrocentomila pazienti, si evidenzia la maggiore vulnerabilità dei soggetti obesi, che presentavano il 113% di probabilità in più di andare incontro a ospedalizzazione, il 74% in più di finire in terapia intensiva e il 48% in più di morire.

Un altro documento che ci aiuta a fare chiarezza su questa tematica è il rapporto della “World Obesity Federation” sulla relazione tra obesità nel mondo e Covid-19, dove gli autori hanno osservato che su 2,5 milioni di morti per Covid-19 a febbraio 2021, ben 2,2 milioni provenivano da Paesi, come l’Italia, il Regno Unito e gli Stati Uniti, dove più della metà della popolazione è in sovrappeso o obesa.

La domanda, che sorge spontanea in questa situazione drammatica, è una: “Si sta facendo abbastanza per affrontare e combattere questa problematica?”.
Con la pandemia in corso, le persone “con grave obesità” sono state considerate come “estremamente vulnerabili” e così inserite nelle categorie prioritarie da vaccinare, in correlazione al tasso di letalità associata a Covid-19 (Indice di massa corporea >35 kg/m2); questo, però, non basta.

Infatti, nonostante l’implementazione di strategie per sensibilizzare la popolazione, l’Oms afferma che la prevalenza di soggetti obesi e sovrappeso, a livello globale, continua ad aumentare, con circa il 50% negli adulti e il 30% nei bambini e negli adolescenti. In Italia abbiamo 25 milioni di persone obese e sovrappeso, le quali potrebbero avere serie conseguenze in una situazione di pandemia globale come quella che stiamo vivendo.
La lotta all’obesità e allo stigma sociale, troppo radicato nella nostra società, dipende dall’azione dei governi, in un’ottica di prevenzione delle malattie e promozione della salute ampia e coordinata con i vari territori, puntando al lungo termine. Questa lotta dovrebbe diventare una vera e propria priorità sanitaria, politica, clinica e sociale, integrando e coordinando i vari settori e mettendo il cittadino al centro di tutto.

Questo è l’appello che mi sento di fare, in primis alla nostra realtà locale marchigiana e a ogni singola persona che leggerà il mio umile articolo, ricordando che, come diceva Madre Teresa di Calcutta, quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno.
Mi trovate a disposizione, per approfondire l’argomento, nello sportello di ascolto gratuito dell’associazione Help Sos salute e famiglia ODV di San Severino. Con l’associazione è previsto anche un percorso formativo tutto online a 360 gradi sull’alimentazione in partenza a maggio. Vi aspettiamo nei nostri canali social, insieme possiamo fare la differenza. Parola di Dietista!

Citazioni:

Popkin BM, Du S, Green WD, et al. Individuals with obesity and COVID-19: A global perspective on the epidemiology and biological relationships. Obes Rev. 
World Obesity Foundation. Covid-19 and obesity: the 2021 atlas. March 2021. https://www.worldobesity.org/;
Linee Guida per una Sana Alimentazione del CREA (Edizione 2018)

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dietista rubrica educ-azione alimentare 2021-04-20
+Mauro Grespini
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TAG: dietista rubrica educ-azione alimentare

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