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Lo Sferisterio e nel riquadro Paolo Moscatelli
Lo Sferisterio e nel riquadro il violinista Paolo Moscatelli

Paolo Moscatelli e il fascino di suonare allo Sferisterio

L’edizione 2020 del Macerata Opera Festival, rimodulata lo scorso mese di maggio, si è aperta allo Sferisterio il 18 luglio con Don Giovanni di Mozart e si è chiusa domenica 9 agosto con il concerto di Simone Cristicchi “Il coraggio di adesso”, dedicato a una rappresentanza degli operatori sanitari dell’Area Vasta 3. Un’edizione #biancocoraggio sotto tutti i punti di vista, che ha portato oltre 10 mila biglietti venduti per 18 serate. La programmazione artistica affidata a Barbara Minghetti ha raccolto significativi apprezzamenti del pubblico e della critica. Sono state 366 le persone che hanno composto la grande famiglia dello Sferisterio nel 2020, suddivise nei vari settori: amministrazione, segreteria, ufficio stampa, comunicazione e marketing (28 persone); produzione, direzione di scena e collaboratori artistici (23 persone); 66 maestranze tecniche; 6 specialisti dell’accessibilità, 46 artisti per i cast delle tre opere (Don Giovanni, Il trovatore e Bia); 130 musicisti per orchestra e coro; 20 mimi, 45 maschere che compongono il personale di sala, cui si aggiungono gli altri artisti e tecnici che hanno realizzato gli appuntamenti extra operistici. A tutti loro vanno i ringraziamenti dell’Associazione Arena Sferisterio per aver reso possibile il Macerata Opera Festival #biancocoraggio in un anno così speciale.

Ha fatto parte dell’Orchestra anche il giovane violinista Paolo Moscatelli di San Severino, diplomatosi lo scorso anno a pieni voti al Conservatorio “Rossini” di Pesaro. Gli abbiamo chiesto di raccontarci un po’ la sua esperienza. Ecco cosa ci ha detto. “E’ molto affascinante suonare in un teatro come lo Sferisterio e contribuire alla realizzazione di queste produzioni così importanti. L’esperienza è stata sicuramente formativa e come sempre piacevole. Si è riusciti a non fare delle restrizioni, che avrebbero limitato la qualità della produzione, introducendo vari adattamenti, come ad esempio alcune scene supportate da un proiettore: soluzione, questa, di una suggestione molto particolare e sicuramente riuscita. La risposta del pubblico è stata inoltre ottima, avendo registrato il ‘Don Giovanni’ (che è stata l’opera ‘forte’ di questa edizione) 6 sold-out su 6 rappresentazioni andate in scena. Certo, il numero dei posti disponibile era inferiore a causa delle norme di distanziamento, ma il risultato resta in ogni caso eccezionale”.

Forte di questi risultati, il Macerata Opera Festival si incammina verso il 2021 (57^ edizione), #100x100sferisterio, a cento anni dalla prima opera andata in scena allo Sferisterio: Aida il 27 luglio 1921. I titoli in programma saranno, pertanto, Aida di Giuseppe Verdi, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini e La traviata ancora di Verdi. E l’inaugurazione – venerdì 23 luglio 2021 – sarà proprio con la stessa opera scelta nel 1921 dal Conte Pier Alberto Conti per amore e per aprire alla musica lo Sferisterio. L’Aida verrà allestita in una nuova produzione affidata alla regista argentina Valentina Carrasco, già componente della Fura dels Baus, (repliche domenica 1, sabato 7 e giovedì 12 agosto). Sul podio il direttore musicale del Macerata Opera Festival, Francesco Lanzillotta. E nella “buca” degli orchestrali ci sarà pure il “nostro” Paolo Moscatelli.

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