Ieri il presidente del Consiglio del Ministri, Giuseppe Conte, ha illustrato con largo anticipo le nuove regole per una ripresa della vita sociale dopo la lunga “quarantena” imposta al mondo dal coronavirus. Certo, tutti ci aspettavamo una ripresa più ampia sia delle nostre libertà che nel riavvio delle attività di ogni genere. Dobbiamo però “tutti” tenere presente che questo virus subdolo e silente non è stato in alcun modo allontanato o debellato; dobbiamo convincerci che la sua silente presenza avrà ancora effetti negativi sulla nostra salute e sulle nostre attività produttive e più in generale su tutte le attività economiche. Perciò dobbiamo avere pazienza e affidarci alla saggezza delle persone chiamate a stabilire regole precise tese alla salvaguardia della salute e delle nostre attività economiche.
Per questo non potevano essere più efficaci le parole pronunciate da Papa Francesco questa mattina. Egli, non dimentico delle esigenze spirituali e religiose del popolo di Dio, ci ha invitato alla “prudenza e obbedienza alle disposizioni”.
Ecco di seguito le parole del Papa declamate all’introduzione della messa mattutina a Santa Marta. Parole che dovranno costituire per noi tutti una regola da seguire perché dettata da chi non ha altri interessi se non quelli della salute dell’uomo e della salvezza della sua anima.
“In questo tempo nel quale si incomincia ad avere disposizioni per uscire dalla quarantena, preghiamo il Signore perché dia al suo popolo, a tutti noi, la grazia della prudenza e dell’obbedienza alle disposizioni perché la pandemia non torni”.
M. P.