Il Settempedano
E’ stata festa grande a Serralta nel giorno dedicato al patrono, Sant’Apollinare. Come ogni 23 luglio, la comunità della frazione settempedana si è mobilitata per una ricorrenza molto sentita. Affluenza notevole, anche più delle volte precedenti, per una serata che quest’anno era stata preparata a puntino. Era presente, infatti, un ospite d’eccezione, ovvero il cardinale Edoardo Menichelli. Programma religioso, dunque, di grande importanza che ha preso il via con il ritrovo dei partecipanti, più di duecento, presso “case Cruciani”, poi da lì tutti insieme si è proseguito a piedi per la chiesetta di Sant’Apollinare dove alle ore 21 è iniziata la messa. Ad officiarla, oltre a monsignor Menichelli, anche il parroco della frazione, don Pacifico Marinà, e fra Vittore Fiorini, anch’egli nativo di Serralta. E’ stata una bellissima messa che ha avuto una sentita partecipazione e tutti i presenti sono rimasti particolarmente colpiti dalle parole del cardinale Menichelli che ha elogiato pubblicamente gli abitanti di Serralta per il modo in cui ricordano il proprio patrono, cosa che ormai si riscontra molto di rado.
L’occasione è stata propizia per degli aneddoti molto particolari. Tra i più curiosi, ne menzioniamo due, entrambi risalenti a tantissimi anni fa. Il primo: la ricorrenza di Sant’Apollinare arrivando nel mese di luglio, periodo della trebbiatura, vedeva i lavoratori nei campi abbandonare il lavoro perché nessuno voleva mancare alla festa. Il secondo: in una sola giornata, a partire dalla mattina molto presto, veniva officiato un numero altissimo di messe (potrebbero essere state una quarantina, una dietro l’altra) da sacerdoti e frati provenienti dai paesi limitrofi.
Insomma, una tradizione bellissima che ancora oggi prosegue, anche se in maniera diversa, ma sempre con lo stesso trasporto e partecipazione. Al termine della serata, poi, si è svolto un piccolo rinfresco a cui hanno contribuito tutte le famiglie di Serralta portando dolci fatti in casa.
r. p.
