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Lo smantellamento dell'edicola
Lo smantellamento dell'edicola

Edicola smantellata: l’amarezza e la malinconia di Borgiani

È stata per anni il simbolo della piccola, ma intraprendente imprenditoria settempedana. Un punto di riferimento per gli amanti della carta stampata che si fermavano volentieri per comprare il quotidiano, una rivista, magari un pacchetto di figurine dei calciatori per figli o nipoti e per scambiare le classiche quattro chiacchiere con gli inevitabili “sfottò” o frasi consolatorie, a seconda dei risultati della squadra del cuore, con il gestore della struttura, Graziano Borgiani, appassionato tifoso del Milan. Il parcheggio comodo lungo la carreggiata è stato uno dei pochi optional naturali di una piccola area che il commerciante sanseverinate ha a più riprese reso maggiormente accattivante con l’ingegno, mettendo sempre mani alle proprie tasche. Ma da qualche giorno la “Borgiani’s Hut”, alla rotonda vicino all’ospedale Eustachio, non c’è più. Vittima indiretta del sisma che ha diradato le abitazioni nelle sue vicinanze, considerato che l’altrettanto storica sede del “Bar dello Sport”, poi tramutatosi in “Blue Moon” nel nuovo sito, dall’altra parte dell’angusto ponte sul vicino fossato, è stata di recente rasa al suolo e che l’altra abitazione inagibile ad angolo ne seguirà la sorte fra non molto. Ma oltre al fatto che la Borgiani’s Hut, la Capanna di Borgiani, come il commerciante aveva simpaticamente etichettato l’edicola di lamiera, lascia sul piccolo piazzale ora sgombro tanta malinconia, c’è anche un filo di risentimento da parte di chi ha dovuto espletare l’operazione di smaltimento. “Il Comune ci aveva avvertito che eravamo in scadenza di concessione e che non sarebbe stato più possibile rinnovarla perché secondo una recente norma europea in questi casi bisogna procedere con un bando di concorso – spiega il titolare Graziano Borgiani – e del resto avevamo da tempo provveduto a trasferirci in un nuovo ufficio nel rione Settempeda, cambiando genere di offerta, ma i tempi e i modi con cui siamo stati avvertiti che avremmo dovuto sgombrare il suolo pubblico all’inizio di via P.G. Zampa per la revoca della concessione dell’edicola ci hanno lasciati con un pizzico di amarezza. Intanto – continua Borgiani – abbiamo saputo solo al momento della notifica che avremmo dovuto liberare l’area a nostre spese. In secondo luogo che avremmo dovuto effettuare l’operazione nell’arco di 30 giorni a partire dal 13 dicembre scorso, quindi con le festività di Natale nel mezzo, perché l’Amministrazione comunale ha intenzione di “ampliare il ponte sulla Sp 361 per rendere più agevole il traffico in una zona strategica poiché in prossimità dell’ospedale”. Se almeno avessimo avuto a disposizione qualche mese – aggiunge Borgiani all’unisono con la compagna Manuela – l’operazione sarebbe stata più agevole e psicologicamente meno dolorosa. Speriamo che il ponte venga ampliato al più presto… Il fatto di aver trascorso dieci anni della mia vita nella “Hut”, la Capanna, non è un dato trascurabile. Tanti sorrisi e strette di mano in tempi vicini che sembrano lontanissimi e altrettanto distacco nell’ufficialità della decisione oggi. Ne prendiamo atto e andiamo avanti, ma forse un pizzico di sensibilità in più ci avrebbe fatto eseguire l’operazione con il sorriso di chi non si sente dimenticato”.

Luca Muscolini