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Una scenda dello spettacolo
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“I promessi sposi” al Feronia con la giovane Giulia Eugeni

Anche alcune classi degli istituti superiori settempedani, insieme a quelle di Camerino e Tolentino, prenderanno parte martedì 5 dicembre al vernissage, riservato alle scuole, dello spettacolo “I promessi sposi”, adattato dal romanzo di Alessandro Manzoni e diretto da Michele Sinisi, che verrà proposto in prima nazionale ed esclusiva regionale al Feronia. Doppia la programmazione: alle ore 9 per gli studenti e alle ore 20.45 per gli abbonati della nuova stagione dei Teatri di Sanseverino.
L’appuntamento vedrà sul palco la giovane settempedana Giulia Eugeni insieme a Diletta Acquaviva, Stefano Braschi, Gianni D’Addario, Gianluca Fontane, Francesca Gabucci, Ciro Masella, Stefania Medri, Giuditta Mingucci, Donato Paternoster e allo stesso Michele Sinisi che, dopo “L’arte della commedia” di De Filippo (rappresentato al Feronia nel 2014) e “Miseria e nobiltà” di Scarpetta, mette in scena un altro pilastro della cultura italiana, assumendosi la responsabilità di lavorare su materiale conosciutissimo, di fare i conti con i maestri del passato e, soprattutto, di condividere con il pubblico un immaginario comune, ricreando quasi un rito collettivo dove torna la memoria degli anni di scuola. “Ma “I promessi sposi”, ripreso in mano da adulti, svela un contenuto vivo e coinvolgente, ironico e a volte spietato. La possibilità offerta dallo spettacolo – spiega Francesco Rapaccioni, direttore artistico dei Teatri di Sanseverino – è riconnetterci con l’indagine manzoniana sulle costanti umane, sul senso della storia e sul rapporto del singolo con eventi che lo travalicano e riappropriarci della sua forza narrativa complessa e moderna, capace di rispecchiare un’umanità talmente pregnante di vita da generare estreme semplificazioni o stereotipi, grazie anche a una indagine psicologica così accurata da oltrepassare la nozione di personaggio positivo e negativo”.
“I promessi sposi – sottolinea il regista Michele Sinisi – è l’occasione per rintracciare le costanti di una storia che è relazione tra umani, aggiungendo alla visione che Manzoni aveva del proprio tempo la consapevolezza di noi contemporanei. La Provvidenza, protagonista del capolavoro, si rivela oggi una nuova “religione” generata da un’antica necessità, quella di vivere assieme ciascuno nella propria diversità, emancipandoci dalle nostre paure. Lo spettacolo dimostra che è classico ciò che è inesauribile, non cristallizzabile, mai completamente rischiarabile”.
I Teatri di Sanseverino poi propongono per mercoledì 6 dicembre, alle ore 10 sempre al Feronia, un’assoluta novità: la lezione spettacolo su Virginia Woolf scritta, diretta e interpretata da Cesare Catà con Pamela Olivieri e Maria Vittoria Girotti, con le musiche di Fabio Capponi, “Gli abissi della nostalgia e le strade di Londra”.

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