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Settempeda, Ruggeri: “Serietà e lavoro premiano sempre”

La Settempeda ha concluso le proprie fatiche il 5 maggio con un ottavo posto giunto al termine di una seconda parte di torneo notevole, 15 giornate in cui i biancorossi hanno saputo cambiare passo rispetto all’avvio, trovando punti e prestazioni. C’è dunque soddisfazione per quanto fatto anche perché appare di buon auspicio in vista della prossima annata quando si potrà partire da una base concreta e da molte certezze. Come da tradizione questo è il momento di stilare un bilancio per poi proiettarsi al futuro.

Spetta ad Emanuele Ruggeri il compito di fare un resoconto della stagione…

“La seconda parte di campionato ci ha dato buoni riscontri e numeri importanti – sottolinea il tecnico della Settempeda – e quanto di buono mostrato, specie come livello di gioco, deve rimanere impresso e da qui dobbiamo ripartire per il futuro. Abbiamo fatto bene in più partite dimostrando di essere una squadra di valore. Dunque ce ne andiamo in vacanza con nel cassetto tante cose buone, certo è che non si può celare un pizzico di rammarico per aver ingranato troppo tardi per il discorso play off che erano sicuramente alla portata pensando al nostro potenziale e a quello di chi li andrà a disputare”.

La Settempeda ha fatto un campionato a due facce. 

“E’ vero. La partenza è stata difficile. Il momento complicato è stato causato da diversi fattori: gruppo nuovo da amalgamare, tanti giovani da inserire, ragazzi che dovevano abituarsi a diverse cose (tre allenamenti, ritmi maggiori, autostima, eccetera), una squadra da costruire. Insomma la nostra crescita non è stata immediata come si sperava. Il lavoro non è stato semplice. Era necessario avere la pazienza di aspettare un miglioramento e devo riconoscere che l’ambiente l’ha avuto e alla fine c’è stato e non di poco conto”.

Nel girone di ritorno c’è stata una Settempeda ben diversa.

“La squadra è cresciuta tanto così come i singoli e i progressi sono stati enormi sotto tutti i punti di vista. Bel gioco, intensità, continuità di rendimento, gruppo unito. Queste le cose che ci hanno fatto svoltare. Gli ultimi mesi sono stati davvero positivi e spesso siamo stati in grado di fornire prestazioni notevoli, da categoria superiore. Tutti hanno fatto la propria parte e nessuno si è tirato indietro. Lo spogliatoio è stato compatto e non ha mai mollato. I ragazzi hanno dato tutto e di questo sono particolarmente soddisfatto”.

Cosa è successo per vedere una squadra tanto diversa?

“Direi che il momento decisivo possa essere stato il mese di dicembre. E’ lì che mentalmente e non solo è scattato qualcosa. Non eravamo messi bene (9 punti) e bisognava cambiare marcia. C’era bisogno di una soluzione. In quel momento ho scelto di parlare alla squadra chiaramente e l’ho fatto da solo. Davanti ai ragazzi ho detto di essere convinto che non c’era bisogno di prendere rinforzi perché credevo ciecamente nel gruppo ritenendolo forte e in grado di fare bene. Sapevo che c’erano le possibilità di arrivare alla salvezza e avremmo potuto centrarla con le nostre forze. Ebbene, il prosieguo della stagione mi ha dato ragione e sono felice che sia accaduto con l’organico di inizio anno e con gli stessi giocatori scelti e sui quali si era puntato fin dall’estate”.

Emanuele, c’è una cosa in particolare che ti ha reso soddisfatto?

“Ce ne sono molte, ma se devo sceglierne una non ho dubbi. Riguarda la crescita di alcuni singoli e soprattutto dei più giovani. Su alcuni di loro abbiamo scommesso e alla fine la sfida è stata vinta. Coloro che avevano poca esperienza e dovevano mostrarsi giocatori “veri” l’hanno saputo fare crescendo in maniera notevole fino a diventare importanti per la squadra e lo potranno essere anche nel prossimo anno e nel futuro”.

E per finire i ringraziamenti di rito…

“Prima di tutto vorrei rivolgere un grazie particolare a Fabio (Quagliuzzi) che come vice mi ha aiutato tanto, sostenendomi e appoggiandomi sempre e comunque. Persona di fiducia che si è impegnata tanto sostituendomi al meglio nel periodo in cui ero impegnato con il corso. Poi un grazie alla società che mi ha dato fiducia in ogni istante, mi è stata vicina fornendomi un appoggio fondamentale soprattutto in quei mesi difficili in cui la squadra non andava bene. Infine un enorme grazie ai ragazzi che hanno mostrato serietà, disponibilità, sacrificio. Nessuno di loro ha perso fiducia e mi hanno seguito fedelmente. I giocatori non hanno palesato mai dubbi sul lavoro scelto e tutti hanno spinto al massimo. Alla fine è arrivato il giusto premio all’impegno profuso e il gruppo ha potuto far vedere il proprio valore, anche a livello di singoli”.

Roberto Pellegrino

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