Opposizione consiliare preoccupata per lo smaltimento delle macerie procurate dall’abbattimento di una lunga serie di edifici a causa delle profonde lesioni procurate dal terremoto. È quanto è emerso nell’ultima seduta del Consiglio comunale. A puntare l’indice su una fase della ricostruzione che appare al momento nebulosa è il capogruppo di “Città e Borghi”, Massimo Panicari.
“La vicenda dello smaltimento delle macerie causate dalle numerose case abbattute nel rione Uvaiolo e proprio qualche giorno fa in via Raffaello Sanzio è complessa. Abbiamo, infatti – spiega il geometra alla testa del gruppo consiliare di centro destra –, una norma che impone lo smaltimento delle stesse dagli enti accreditati per tale operazione. Nel nostro caso è il Cosmari. Ma ce n’è un’altra che obbliga la rimozione dei rifiuti pericolosi entro due mesi. Vorrei far notare che, se per quanto concerne l’abbattimento dell’Itis Divini non dovrebbero sorgere eccessive preoccupazioni, sia per il fatto che, come ci è stato assicurato anche dal presidente della Provincia, Pettinari, la nuova scuola superiore dovrebbe essere ricostruita subito dopo la demolizione della vecchia (fatto comprovato dai 9 milioni di euro già stanziati dallo stato per la ricostruzione dell’edificio di proprietà della Provincia, ndr) e nell’attuale non dovrebbero essere presenti tanti rifiuti pericolosi, nelle abitazioni ormai ridotte ad un cumulo di macerie è emerso, fra l’altro, l’amianto delle canne fumarie che potrebbe creare danni sensibili a chi respira le particelle disperse nell’aria e, in caso di piogge, inquinare le falde acquifere”.
Sui tempi dello smaltimento delle macerie c’è pessimismo “perché – conclude Panicari – il Cosmari si sta attrezzando solo adesso e dovrà separare e stoccare i rifiuti in aree coperte difficili da reperire”.
L. M.