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Mirko Zilahi con la copertina del suo ultimo libro
Mirko Zilahi con la copertina del suo ultimo libro

Lo scrittore Mirko Zilahi torna a San Severino con la “Nostra Signora delle nuvole”

Lo scrittore Mirko Zilahi de’ Gyurgyokai torna a San Severino a distanza di 5 anni da quell’agosto del 2018 in cui fece registrare il “tutto esaurito” alla libreria Gulliver di Giorgio Montecchia. Intervistato dal direttore artistico de “i Teatri di San Severino”, Mirko Zilahi presentò allora il thriller Così crudele è la fine (Longanesi editore). Ora, sempre su invito de “i Teatri” e della stessa libreria Gulliver, l’autore giunge in città per parlare del suo ultimo lavoro editoriale: “Nostra Signora delle nuvole” (HarperCollins).

 

L’appuntamento, imperdibile, è per domenica 12 novembre alle ore 17 nella Sala Italia.

Mirko Zilahy de’ Gyurgyokai, dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere con una tesi sul Dracula di Bram Stoker, si è trasferito in Irlanda per un dottorato di ricerca al Trinity College di Dublino, dove ha insegnato Lingua e Letteratura italiana. Al suo ritorno ha lavorato in ambito editoriale. Nel 2014 ha tradotto per Rizzoli il premio Pulitzer Il Cardellino di Donna Tartt e successivamente il celebre bestseller Mystic River di Dennis Lehane. Quindi, nel 2016 ha esordito con il romando È così che si uccide, facendo conoscere ai lettori il personaggio di Enrico Mancini: è stato un grande successo di pubblico e critica, tanto che il libro ha avuto traduzioni oltre i confini nazionali. Sono seguiti La forma del buio (2017) e Così crudele è la fine (2018), L’uomo del bosco (2021). Una trilogia edita da Longanesi.

Ora lascia il genere thriller per dare voce a un nuovo registro letterario e scopre una gamma di colori, stili e sensazioni che lo proietta nella grande tradizione del romanzo familiare e di formazione.

Nostra signora delle nuvole è un libro poetico, commovente, universale, che racconta la vita di un uomo e della sua famiglia attraverso gli occhi colmi di stupore di un bambino, e racconta la storia d’amore tra una madre e i suoi figli attraverso la letteratura, l’immaginazione, l’irrealtà.

La storia di un destino scritto nelle nuvole. E basta leggere quello che Zilahy scrive sui suoi profili social, pensando alla madre, per amarlo subito: “È il giorno. È arrivato. Dopo venticinque anni di attesa oggi ritorni da me. Oggi siamo di nuovo insieme. Tu e io. Adesso andiamo là fuori a raccontare questa nostra storia”.

Poche frasi per farci scoprire un mondo di gentilezza, fantasia e sensibilità.

“Una storia – rimarca la scrittrice Ilaria Tuti – scritta con il cuore di un bambino e la passione di un uomo. Vi chiedo di averne cura, in questi tempi che non sembrano fatti per le emozioni più intime e delicate”.