Il buon Pastore non dimentica mai le sue pecorelle. E così monsignor Antonio Napolioni, oggi vescovo di Cremona, trova per i suoi vecchi parrocchiani un nuovo… “recinto” dimostrando – ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno – tutto il suo attaccamento nei confronti di San Severino e dei settempedani con i quali ha vissuto 5 anni da parroco.
La Caritas della sua Diocesi è arrivata a San Severino con un gruppo di volontari e, tra ieri e oggi, ha montato una grande tensostruttura nel campetto di calcio dell’Istituto Don Orione. E’ lunga 30 metri e larga 10: è stata posta (come si vede in fotografia) sul lato di via Don Orione, dove avrà un facile accesso attraverso il cancello che si trova a metà del muro di cinta. Per i ragazzi del Csi che giocano a calcio e calcetto rimane un ampio spazio su cui poter proseguire la propria attività. Non si poteva chiedere di più!
La struttura servirà per far rivivere la comunità parrocchiale, fiaccata dalla chiusura della sua storica chiesetta e dall’inagibilità dell’intero Istituto orionino. Ciò ha comportato lo stop del catechismo e di altre attività. Ma soprattutto ha provocato il “fermo” dell’oratorio interparrocchiale, che era diventato il principale punto di riferimento e di aggregazione per molti ragazzi e ragazze di San Severino. Il grande tendone, con i suoi 300 metri quadrati, potrà accogliere di nuovo i giovani settempedani restituendo così alla città un importante luogo di incontro.
Il generoso gesto della Caritas cremonese – sospinta in ciò dal vescovo Antonio Napolioni – rientra nell’ambito del gemellaggio instaurato dalla Diocesi di Cremona con quella di Camerino-San Severino all’indomani del terremoto che ha colpito il nostro territorio.
m. g.