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Giovanni Foresi (il secondo in piedi da destra) a San Severino nelle vesti di allenatore della Settempeda
Giovanni Foresi (il secondo in piedi da destra) a San Severino nelle vesti di allenatore della Settempeda

Lutto nel calcio: mister Giovanni Foresi scomparso a 87 anni

Confesso che in questo momento preferirei scrivere e occuparmi di cose allegre, spensierate e in sintonia con il mio attuale spirito e stato d’animo assolutamente entusiasta e ottimista, ma ci sono notizie che non possono passare sotto silenzio. E’ il caso della scomparsa a 87 anni di Giovanni Foresi, calciatore e allenatore civitanovese purosangue, ma per molti anni protagonista nella nostra città con la maglia biancorossa.

Se n’è andato l’ultimo giorno dell’anno appena trascorso nascosto tra le festività dimesse di questi tempi e tra i colori falsamente variopinti, ma sostanzialmente tetri dipinti dal Covid 19.

Gioa’ era stato un valente calciatore, difensore molto gladio e poco fioretto, molto corretto e generoso, cresciuto nel settore giovanile della natia squadra rossoblù rivierasca. Poi un’ottima carriera in serie C e in quarta serie, con 1 presenza anche in serie B. Ricordava spesso di aver conosciuto e apprezzato a Livorno il grande Armando Picchi, in seguito capitano della Grande Inter. Negli ultimi anni di carriera era tornato a Civitanova e si era fatto conoscere e apprezzare anche con la maglia della Settempeda nel 1966-67 e nel 1967-68 come allenatore aveva conquistato un prestigioso 2° posto assoluto alle spalle dell’irrangiungibile Sangiorgese.

Ercoli, Campetelli, Bevilacqua, Gagliardi, Mosca, Baroni, Marconi, Paolucci, Gattucci, Calendi e Paparelli, la formazione base.

Ritornò a San Severino nella stagione 1972-73 per guidare quella squadra biancorossa – secondo me la migliore Settempeda di tutti i tempi – che andò vicinissima alla conquista della serie D.

Anzi, a mio avviso fu la società che tirò i remi in barca e cercò di non imbarcarsi in un’esperienza troppo onerosa sotto ogni punto di vista come poteva essere l’allora molto impegnativa serie D interregionale. Terminò il campionato a due punti dalla Vis Pesaro, ma nelle ultime 8 giornate, quando era saldamente al comando della graduatoria, ottenne solamente 1 vittoria, 3 pareggi e 4 sconfitte, facendo esordire molti giovani promettenti, tra cui il sottoscritto. A fine stagione la famiglia Soverchia uscì di scena e in quella estate Mancini finirà all’Ascoli in serie A, Rizzo al Trapani in serie C e Pelati alle giovanili del Milan.

Giovanni Foresi ritornò a San Severino nella stagione 1974-75, ma non fu una stagione felice perché venne esonerato e la squadra biancorossa retrocesse.

Per quanto mi riguarda nella sessione invernale lasciai la Settempeda e questo mi ha permesso di mantenere inalterata la mia verginità calcistica, non essendo mai retrocesso con la maglia biancorossa né da calciatore né da dirigente. Poi le nostre strade si incontrarono di nuovo nel 1976-77 nello spareggio di Osimo con il mister civitanovese sulla panchina del Casette d’Ete. Vincemmo noi della Settempeda e in quella occasione venne fuori il suo carattere “fumantino” e “piccosetto”. Anch’io che avevo un carattere un po’ “frizzantino” ebbi uno scontro verbale un po’ pesantuccio con lui e, dopo una sua uscita infelice, gli risposi per le rime. Poi in seguito avemmo modo di chiarirci con amici comuni, tanto che nella stagione 1979-80 decise, d’accordo con la società, di convocarmi per la stagione in divenire. Io però avevo deciso di cambiare aria, dopo il mio trascorso all’estero. Comunque l’ho sempre rispettato perché era una persona leale, generosa e diretta. Come piaceva e come piace a me. Gli accadimenti della vita non ci hanno poi permesso di incontrarci ancora.

La stagione non fu propriamente esaltante con un deludente piazzamento finale al 13° posto nella Promozione Marche oramai divisa in due gironi.

Giovanni Foresi ha gestito per anni la famosa trattoria “Rosetta” in via Duca degli Abruzzi a Civitanova, punto di ritrovo per gli sportivi, ma anche per gli amanti della buona cucina. Lascia la moglie e un figlio.

Gabriele Cipolletta

Nella foto

In piedi da sinistra: Moscatelli, Pacella, Sfrappini, Salvi, Pistolin, Mancini, Riccitelli, Foresi, Perugini. Accosciati da sinistra: Piccinini, Ardito, Antinori, “Vanono” Ripari, Botta, Corridoni, Gubinelli, Lampa.

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