“Sono pronta a tornare a firmare le ordinanze per strada se sarà necessario ma adesso che alla conta dei danni sembra doversi aggiungere uno scenario nuovo, che è quello degli edifici da verificare anche nel centro storico dove si sta registrando una percentuale elevata di inagibilità e agibilità parziali. Mi vedo costretta a chiedere l’invio immediato di ulteriori squadre Fast e Aedes. Eravamo partiti molto bene con un’indagine a tappeto dei tecnici della Protezione civile, grazie anche all’organizzazione della funzione “censimento danni” fatta dai tecnici della Regione e di Anci Emilia Romagna, ma ora rischiamo di ritrovarci di nuovo in emergenza”. Il sindaco Rosa Piermattei controlla e ricontrolla i numeri che danno un’idea di quanto le scosse di terremoto, iniziate il 30 ottobre scorso, hanno provocato, a livello di danni, nel vasto territorio comunale.
“Abbiamo ricevuto quasi 4 mila domande di verifica di agibilità, ad oggi siamo riusciti a dare risposta solo al 10% di esse e le scosse, purtroppo, continuano. Con i sopralluoghi siamo poco sopra quota 400. I tecnici che stanno compilando le schede Fast, abbiamo 16 squadre impegnate, ci hanno fornito questo quadro: solo il 40% degli edifici risulta utilizzabile, un 20% non è assolutamente utilizzabile e per un 30% circa servono ulteriori verifiche e, quindi, la compilazione delle schede Aedes ma di squadre di verificatori abilitati ne abbiamo solo quattro nonostante la nostra richiesta continui ad essere, da giorni, almeno doppia. Sono 1.450 i settempedani che si trovano in sistemazioni alternative, 200 quelli che ospitiamo ancora nelle strutture di accoglienza. Poi c’è chi sta nei camper e nelle roulotte per paura. A chi non ha più un tetto continuiamo a chiedere di presentare domanda per il Contributo d’autonoma sistemazione, ne abbiamo intanto raccolte più di 700, o di scegliere gli alberghi. Abbiamo strutture sul territorio che presto potranno risultare sature per le tante richieste che arrivano da altre realtà colpite dal sisma. Il rischio è che le persone possano finire lontano da qui e questo è un rischio che noi vogliamo evitare. Per questo torno a chiedere a chi ha bisogno di aiuto di rivolgersi ai nostri uffici”.
Quello degli edifici dichiarati inagibili è un problema serio: “Dopo le ordinanze di urgenza di evacuazione, o comunque di inagibilità degli edifici – spiega il sindaco – serve il parere dei tecnici che dicano cosa fare. Se non si interviene subito con puntellature e messa in sicurezza spesso si rischia di dover assistere impotenti a ulteriori crolli. E’ per questo che l’invio di ulteriori squadre Fast e Aedes è per noi una priorità a cui va data risposta urgente”.
TAG: terremoto