Studenti dell’Istituto d’istruzione superiore “Costanza Varano” di Camerino in visita alla pinacoteca “Tacchi Venturi” di San Severino, venerdì 8 novembre. Il tour, guidato dal professor Stefano Savi, viene presentato nell’ambito del modulo “Maestri vaganti da San Severino ai sentieri appenninici”, contenuto nel piano operativo nazionale “Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico”.
Riaperta un paio di mesi dopo il terremoto dell’ottobre 2016, la pinacoteca civica settempedana è stata ed è tuttora praticamente una delle pochissime raccolte di tutta l’area del “cratere” visitabile dopo la devastazione provocata dalle scosse.
Dedicata a Padre Tacchi Venturi, noto studioso sanseverinate di storia delle religioni i cui eredi donarono alla città gran parte del palazzo dove attualmente è allestita, la pinacoteca comprende, tra l’altro, i polittici di Vittore Crivelli (1440 – 1502), Niccolò Alunno (1430 – 1502) e Paolo Veneziano, l’altarolo di Lorenzo Salimbeni (1374) alcuni dipinti di Lorenzo d’Alessandro (1462 – 1503) ed opere concesse dalla Curia Vescovile che ne conserva la proprietà. Tra queste un Cristo deposto del XIII secolo, la Madonna della Pace del Pinturicchio (1454 – 1513) e la Madonna del Soccorso di Bernardino di Mariotto. Il pezzo più pregiato della collezione è sicuramente la Madonna della Pace del Pinturicchio, tavola ritenuta da molti il suo capolavoro per lo splendore dei colori e la ricchezza del paesaggio. Di grande interesse sono gli affreschi provenienti da chiese urbane ed extraurbane, alcuni del XIV secolo, che assieme alle opere dei fratelli Salimbeni di San Severino, Lorenzo e Jacopo, costituiscono una vera antologia della pittura sanseverinate tardogotica.
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