L’onorevole Lara Ricciatti porta in Parlamento il problema del cementificio ex Sacci di Castelraimondo. Ieri (19 luglio) ha presentato infatti un’interrogazione – a risposta nella Commissione della Camera dei deputati – per sapere dal Governo se ha intenzione di convocare un tavolo anticrisi presso il Ministero dello Sviluppo economico. La Ricciatti, nella sua richiesta, ripercorre la vicenda dell’impianto e mette l’accento ovviamente sulla procedura di messa in mobilità, e successivo licenziamento, di 71 lavoratori.
Procedura avviata dalla nuova proprietà, la Cementir di Caltagirone, che ha rilevato il gruppo Sacci. Ieri i sindacati hanno organizzato un presidio davanti alla Regione Marche, mentre la stessa Cementir – con una nota – precisa che “la procedura di mobilità, così come quella di Cigs che l’ha preceduta, sono attività programmate da tempo, avviate e poste in essere autonomamente dalla Sacci spa”.
Intanto, sul “caso” interviene pure il consigliere regionale Sandro Bisonni: “Sono preoccupato – dice – per la difficile situazione in cui si trovano i 71 dipendenti che a breve saranno posti in mobilità. Come consigliere regionale mi attiverò affinché sia trovata dall’assessore regionale competente ogni possibile soluzione che possa garantire i lavoratori e le loro famiglie. Desidero tuttavia affermare la mia assoluta contrarietà all’ipotesi di trasformare il cementificio in un inceneritore di CSS (combustibile da rifiuto), perché questa soluzione non è in grado di garantire la tutela del territorio, la salute dei cittadini e i posti di lavoro di altrettante e forse più persone che in queste zone vivono di biologico, agricoltura e turismo. Il nostro territorio riscopra la sua vera vocazione che passa attraverso la valorizzazione delle bellezze naturali che se intelligentemente utilizzate possono dare grandi opportunità di impiego. La soluzione non sta nel bruciare i rifiuti trasformandoli da solidi a gassosi. Basta con le discariche in cielo, dobbiamo invece percorrere insieme la strada del riciclo e del riuso dei rifiuti, attività questa capace di creare molti posti di lavoro, diretti e indotti, e mantenere il nostro ambiente sano e pulito”.