Domenica 15 maggio è stato un giorno di grande letizia per le clarisse del monastero di Santa Chiara di San Severino. La madre badessa suor Rosella Chiara Mancinelli ha tagliato il traguardo del venticinquesimo anniversario della Professione religiosa nell’Ordine delle Sorelle povere di Santa Chiara. E per ricordare quel 12 maggio del 1991 ha vissuto con gioia la solenne messa che padre Ferdinando Campana, Ministro provinciale, ha concelebrato per lei nella chiesa del monastero, gremita da tanti fedeli: familiari, parenti, amici che ogni giorno sentono vicina suor Rosella con la sua preghiera. Chi sale al Castello per incontrarla riceve sempre tanto da lei: un sorriso unico, una parola di conforto o un consiglio da non sciupare. Ma soprattutto si riceve in dote una vera rarità nel frenetico mondo di oggi: la mitezza. Il suo carattere e la sua fede profonda trasmettono serenità, infondono sicurezza e contagiano chi le sta accanto. Dovremmo prendere esempio da suor Rosella per affrontare meglio il nostro cammino.
Fra gli altri erano presenti il sindaco Cesare Martini, che poi ha portato il saluto della città, e suor Chiara Laura Serboli che ormai diversi anni fa lasciò San Severino per ridare vita, assieme ad altre Sorelle della comunità, all’antico monastero di Camerino nel solco tracciato dalla beata Camilla Battista Varano. Di recente, suor Chiara Laura ha avuto dei problemi fisici, ma averla rivista in trasferta, in condizioni migliori, è stata per tutti una grande gioia. Non è voluta mancare all’abbraccio per suor Rosella, segno del forte legame che tiene unite le clarisse di Camerino e San Severino.