Uomo mite e buono, grande lavoratore, Giovanni Martini – Nannì, come tutti lo chiamavano – era conosciuto come muratore instancabile, sempre disponibile ad aiutare gli altri, di profonda fede, gioioso e scherzoso con tutti, dalla battuta sempre pronta e spiritosa. Con la sua dedizione alla famiglia è stato senza dubbio marito e padre straordinario, nonché nonno unico ed eccezionale, tornato quasi bambino con la sua adorata nipote Marta. In un momento difficile della sua vita, in cui la malattia lo aveva messo a dura prova costringendolo anche a lasciare il lavoro, con Marta ha riscoperto la spensieratezza dell’infanzia, partecipando attivamente a ogni gioco, ed è diventato un autista eccezionale e sempre disponibile. A lei non ha detto mai “No”! Persino negli ultimi giorni, quando aveva difficoltà a camminare e parlare, appena la vedeva gli s’illuminavano gli occhi e la accoglieva sempre con il sorriso. Quando poi la malattia l’ha reso meno indipendente, non ha perso mai la voglia di sorridere o di stare insieme agli altri e ogni volta che si organizzavano i pranzi in parrocchia era sempre il primo a prenotarsi, così com’era il primo ad arrivare in chiesa la domenica per poi ascoltare la messa dall’ultimo banco .
Il caro Giovanni, sabato 25 luglio, in silenzio, in una cameretta di ospedale, ha lasciato la vita terrena per andare alla casa del Padre. Ora, trascorso qualche tempo, la famiglia Martini, in ricordo del loro congiunto, vuole ringraziare tutti coloro che con la loro presenza (veramente numerosissima) hanno partecipato al dolore e che con la loro generosità hanno permesso di raccogliere una cospicua somma di offerte che è stata devoluta al reparto di Medicina dell’ospedale di San Severino per climatizzare alcune camere che non avevano ancora questo servizio. La famiglia, infatti, è lieta di comunicare che lunedì 7 settembre si è conclusa la procedura con la quale è stata resa possibile questa donazione e che i climatizzatori sono già funzionanti, rendendo più sopportabile ai pazienti, durante il loro periodo di degenza, il caldo che ha caratterizzato tutta questa estate. Inoltre vuole sentitamente ringraziare il dottor Pierandrei e la sua equipe medica e paramedica per la disponibilità e la professionalità dimostrate in questo breve periodo di degenza di Giovanni, qualità che non sempre caratterizzano le corsie di un ospedale. Va sottolineato, infatti, che in questo reparto i pazienti e i loro familiari non sono considerati numeri, ma vengono costantemente trattati con umanità e profondo rispetto.
Proprio in momenti così difficili e dolorosi è sicuramente di grande conforto avere vicino persone che, seppur lavorando, non nascondono i loro sentimenti e rispettano l’altrui sofferenza.
Queste “qualità” non sono sicuramente da sottovalutare in una società come quella attuale in cui prevalgono l’individualità e l’egoismo e in un momento in cui i bilanci della sanità sono costantemente ridotti senza tener conto dei bisogni primari dei pazienti e mettendo gli operatori sanitari in condizioni di lavoro sempre più difficili.
Giovanni per nostra voce vi ringrazia e noi speriamo che questo risultato positivo ottenuto anche grazie a lui possa giovare a chi, come lui, dovrà nel presente e in futuro avvalersi di questo reparto dove, oltre alla gentilezza, alla cortesia e all’esperienza, potrà trovare un clima migliore.
G. M.