Forse non tutti lo sanno, ma a San Severino, accanto ad associazioni sportive più conosciute, esiste una realtà che coniuga la disciplina fisica con la cultura. Una realtà che inizia con lo studio delle fonti storiche e si traduce in una ricostruzione a 360° della gladiatura, delle sue tecniche marziali e di tutto il bagaglio culturale che ruota attorno a questo fenomeno storico.
La Scuola gladiatoria Ludus Picenus si è sviluppata in seno alla Compagnia d’arme Grifone della Scala a partire dal 2010. Alla base, un gruppo di volontari con la convinzione che lo studio delle nostre radici culturali non vada relegato alla dimensione accademica. Al contrario: se si vuole favorire un avvicinamento delle nuove generazioni alla Storia, questa deve poter diventare qualcosa di vivo, tangibile, che prenda vita davanti agli occhi dello spettatore. Qualcosa di immediatamente comprensibile, che restituisca intatto il fascino di un’epoca storica e che sappia educare alla sensibilità culturale.
Da oggi, il Ludus Picenus può fregiarsi di un titolo di livello nazionale: la scuola gladiatoria settempedana si è aggiudicata il primo posto alla prima edizione del torneo Hercules Victor, tenutosi sabato 12 settembre nell’anfiteatro di Bleso a Tivoli. Un premio assegnato da una giuria di archeologi, accademici ed esperti, che ha valutato la performance di ciascun gruppo sulla base di tre criteri: presentazione da parte del lanista (la figura storica che possedeva e gestiva le palestre gladiatorie), aderenza storica e veridicità dei “duelli”. A concorrere c’erano altri gruppi di taratura nazionale, come il Ludus Magnus di Roma e Ars Dimicandi di Bergamo; il Ludus Picenus si è esibito in una serie di combattimenti che hanno ripercorso la storia della gladiatura, dai suoi albori fino al momento – in epoca imperiale – di maggior splendore.
“Molti”, ha dichiarato il presidente Alessandro Vicomandi al momento di ritirare il premio, “considerano ciò che facciamo una mascherata, un’attività poco dignitosa rispetto allo studio accademico. Noi pensiamo invece che la ricostruzione storica sia una cerniera imprescindibile tra lo studio della Storia e i bambini, i ragazzi, il pubblico”.
Un riconoscimento, questo, che è stato il coronamento di una stagione rievocativa particolarmente intensa. Nell’arco degli ultimi mesi il Ludus Picenus ha partecipato a numerosi eventi, di cui molti all’estero: fra tutti, il Romerfest di Kalkriese (Germania), il Sempervivetum Festival di Bocholtz (Olanda) e le Idi di Burnum (Croazia). Tra due settimane sarà la volta di “Ave, Aemona!”, evento ambientato a Lubiana (Slovenia), a cui il Ludus parteciperà per la seconda volta.
Da ottobre ripartiranno invece i corsi di gladiatura: per informazioni ed iscrizioni si possono consultare le pagine facebook del Ludus Picenus e della Compagnia Grifone della Scala.
Alessandra Rossi