Anche la provincia di Macerata passerà in zona rossa per il Covid. La relativa Ordinanza verrà firmata domani (venerdì 5 marzo) dal presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ed entrerà in vigore da sabato 6 marzo. Nelle ultime 24 ore nelle Marche – secondo il Servizio sanitario regionale – si sono registrati 919 casi di positività al Coronavirus (pari al 23,3% dei tamponi effettuati). E di questi sono 206 i contagi avvenuti nel Maceratese.
Anche a San Severino i numeri si sono impennati, specie per quanto riguarda le persone in quarantena, poiché sono entrati nel conteggio generale anche gli alunni delle classi della Primaria di Cesolo, chiusa – come noto – da ieri per alcuni casi di positività.
Pertanto, stasera (giovedì 4 marzo), i positivi a San Severino sono saliti a 61 e in quarantena ci sono 136 persone.
La “zona rossa”, fra le altre restrizioni, prevede pure la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado, con conseguente didattica a distanza.
Ecco le dichiarazioni di Acquaroli.
L’andamento dei contagi sul territorio regionale ci impone di adottare ulteriori provvedimenti restrittivi proporzionati alla situazione epidemiologica. Misure che sono state valutate insieme al servizio sanità, considerando anche le nuove regole introdotte dal Dpcm che entra in vigore sabato. Per questo, domani firmerò un’ordinanza con la quale, a partire da sabato, le province di Ancona e di Macerata saranno in zona rossa che prevede, tra le altre misure, la chiusura, con DAD al 100%, di tutte le scuole di ogni ordine e grado, compresi i servizi educativi dell’infanzia e le Università. Restano in zona arancione le province di Pesaro e Urbino, Fermo e Ascoli Piceno, dove disporremo la Dad al 100% per le scuole medie, le scuole superiori e le Università. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per i laboratori, gli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali. L’ordinanza che firmerò domattina sarà valida fino a domenica 14 marzo. Questo provvedimento è necessario per la salvaguardia della salute e della sicurezza dei cittadini marchigiani, per la tenuta delle strutture sanitarie e soprattutto per cercare di scongiurare scenari peggiori. Nessuna decisione viene presa a cuor leggero, chiudere le scuole o adottare zone rosse sono scelte dolorose ma di responsabilità, sostenute da analisi tecniche e da dati epidemiologici che ci dicono che è giusto intervenire.