I bambini delle classi quinte A e B della Scuola primaria “Luzio” di San Severino sono andati in gita a Roma per una visita al Senato, al Foro romano e al Colosseo. Accompagnati dalle loro insegnanti, gli alunni hanno cominciato la giornata capitolina con un interessante laboratorio nella libreria-biblioteca del Senato, dove hanno conosciuto anche… “Michela”. Chi è “Michela”? E’ la speciale tastiera che, al centro dell’aula parlamentare, utilizzano gli stenografi per trascrivere tutti i discorsi pronunciati in Senato. Viene chiamata così perché l’ha ideata nel 1862 il professor Antonio Michela Zucco. Oggi è collegata a un computer, ma da sempre si basa sui venti tasti che la compongono, simili a quelli di un pianoforte. A ogni tasto è associato un segno grafico e un preciso valore fonico. Molti di noi l’avevano già notata in tv, la “Michela”, ma nessuno conosceva il suo nome, né il suo funzionamento. “A Palazzo Madana – scrivono i bambini – ci siamo seduti sui banchi dei senatori. Da lì, guardando l’aula, abbiamo pensato di essere all’interno di una bellissima “bomboniera”, così colorata e decorata… La guida che ci accompagnava ha detto che la Camera dei Deputati è cinque volte più grande: basti pensare che il suo presidente, a volte, utilizza il binocolo per vedere chi parla nelle file dei posti più lontani! La visita al Senato, in cui – fra gli altri – abbiamo incontrato l’ex presidente Franco Marini, è stata molto emozionante”. La seconda parte della gita è stata una passeggiata nella storia di Roma antica. Dal Pantheon ai fori imperiali, fino al foro romano che le sue scolaresche hanno attraversato seguendo la “Via sacra” dall’arco di Traiano all’arco di Tito. “Siamo riusciti davvero a immaginare la straordinaria bellezza del cuore di Roma “caput mundi” – raccontano gli alunni – come se quelle rovine ci parlassero, come se quelle pietre ci raccontassero segreti, vicende e misfatti di un’epoca in cui i romani erano padroni del mondo. Alla fine siamo andati al Colosseo, l’imponente arena fatta costruire dall’imperatore Vespasiano e, poi, terminata sotto l’imperatore Tito (con il bottino di guerra ottenuto dopo la distruzione di Gerusalemme) in cui i gladiatori affrontavano belve e altri gladiatori in una lotta all’ultimo sangue. Anche il Colosseo, oggi uno dei simboli di Roma, è un luogo unico da vedere”.