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Edoardo a Serripola gioca assieme a Elio e Frida Di Segni
Edoardo a Serripola gioca assieme a Elio e Frida Di Segni

La storia del piccolo Edoardo e dei suoi amici Elio e Frida

Una foto, una storia e una giornata speciale. Dall’archivio delle celebrazioni organizzate dal Comune di San Severino di recente riaffiora un’immagine leggermente sbiadita risalente agli anni 1943-1944. Ci sono tre bambini che giocano cavalcando una vecchia botte in legno: sono monsignor Edoardo Menichelli, nominato in questi giorni cardinale da Papa Francesco, ed Elio e Frida Di Segni, questi ultimi divenuti, insieme a Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità ebraica di Roma, cittadini onorari di San Severino nel 2011. Quell’immagine, contenuta nel volume “Mosè Di Segni, medico partigiano”, edito dalla Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte Canfaito, ha già fatto il giro dell’Italia intera in occasione del conferimento della pergamena con cui il sindaco Cesare Martini elesse i Di Segni cittadini settempedani ma ora fa riemergere anche una particolare pagina di storia vissuta da monsignor Menichelli che volle abbracciare i suoi tre vecchi amici al teatro Feronia accompagnando quel gesto, atteso per anni, con parole semplici ma molto significative e qualche lacrima nel ricordo del papà e della mamma scomparsi nel 1951, quand’egli era ancora un ragazzino. Costretta dalla razzia tedesca a trovare rifugio altrove, la famiglia Di Segni venne ospitata a Serripola di San Severino, frazione dove è nato e cresciuto monsignor Menichelli, nella casa del farmacista Giulio Strampelli. “Don Edoardo – scrive nel libro Elio Di Segni – allora era uno dei bambini di Serripola con cui io e mia sorella Frida, figli di una famiglia ebrea, giocavamo. Lui sapeva che con quei bambini si poteva giocare ma non si poteva chiedere chi fossero e da dove venissero”. Ricorda ancora il professor Elio Di Segni, oggi noto medico e docente all’Università di Tel Aviv, del “ritrovamento”, nel 2004, dell’amico Edoardo Menichelli, divenuto nel frattempo vescovo di Ancona, città dove vive ancora oggi la scrittrice Frida Di Segni Russi. “Degli incontri fra me e i miei fratelli e monsignor Menichelli mi piace ricordare quello che si è tenuto nel 2007 nella sinagoga italiana di Gerusalemme e al quale prese parte un gruppo di ebrei italiani d’Israele e un gruppo di pellegrini dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana. Al centro di quell’incontro, all’insegna della pace e dell’amicizia, vi fu il racconto della straordinaria solidarietà umana messa in atto dalla gente di Serripola”. Fra la gente di questa piccola frazione di San Severino da sempre c’è anche il cardinale Menichelli, qui noto semplicemente come don Edoardo. Qui Menichelli ha voluto festeggiare anche il suo ultimo compleanno e qui, poco prima di essere nominato di Cardinale, ha chiesto di voler essere accompagnato, una sua visita è stata annunciata per i prossimi giorni, per celebrare una santa messa sulla tomba dei propri cari.

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