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L'ospedale di San Severino
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L’ospedale regge all’urto Covid-19: “positivi” trasferiti altrove, ambienti sanificati

In questo week end si sono rincorse notizie sulla positività di alcuni pazienti ricoverati all’ospedale di San Severino. Cerchiamo di ricostruire qual è la situazione e cosa è accaduto. Domenica scorsa avevamo scritto del trasferimento di un buon numero di degenti dall’ospedale di Civitanova per liberare spazi da destinare a persone da curare lì, nella struttura rivierasca, perché positive al Coronavirus. I nuovi arrivi non erano “casi” di Covid-19. Tuttavia, per prudenza, quelli ritenuti sospetti, ancor prima dell’esito dell’immediato tampone, sono stati isolati. Successivamente è stato riscontrato esito positivo per 6 persone provenienti da Civitanova; a questi si è aggiunto poi un settimo paziente già ricoverato a San Severino. Quindi, 7 in totale, trasferiti tutti in strutture Covid-19 man mano che sono arrivate le risposte dei tamponi. Il reparto di Medicina, al primo piano, è stato completamente sanificato, così come gli ascensori e gli altri ambienti ospedalieri di accesso. Pure il quarto piano, dove si trovano attualmente altri degenti (giunti nei giorni scorsi da altri ospedali), è stato sanificato. Il tampone è stato fatto a tutti i ricoverati, sia al primo che al quarto piano, e nessuno risulta positivo. Esito negativo anche per tutti coloro che sono in lungodegenza. Pure medici e infermieri, sottoposti in questi giorni a ritmi logoranti di lavoro, sono in buona salute. Dunque, la struttura ha retto all’urto del virus grazie a professionalità e proverbiale serietà. Attualmente solo un “Oss” (operatore sanitario) è a casa con la febbre e attende il tampone.

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