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Alberto Giuliani
Alberto Giuliani, in estate coach della Slovenia

Alberto Giuliani pronto per un’altra stagione con la Lube

Anche in vacanza si è portato il lavoro, o forse in vacanza ci è andato perché sapeva già che avrebbe comunque lavorato. Non riesce proprio a staccare un attimo Alberto Giuliani, 50 anni il prossimo Natale (è nato il 25 dicembre!), l’allenatore “da scudetto” – ne ha conquistati tre, gli ultimi due portati a casa alla guida della Lube Treia – che alle nove di mattina è già all’opera con un pallone da volley in mano. Passione ed emozione messe insieme, le sue. Nato a San Severino, Giuliani da tecnico ha iniziato a insegnare ad altri quello che aveva imparato da giocatore, ma non solo. Anche d’estate Giuliani studia e allena, studia e allena, studia e allena.

E le sue vacanze?

Ma sì, via, ho girato un po’ per l’Italia, merito anche dei camp estivi che tengo per ragazzi e allenatori.

Ma non ci riesce proprio a star lontano dai palasport, vero?

Devo essere sincero, con qualche amico mi sono concesso qualche breve periodo di vacanza in moto.

Tipo? Insomma, dov’è andato?

Sono arrivato in Serbia, per il matrimonio di Marko Podrascanin.

Ma chi, il centrale della Lube?

Sì, lui.

Fra una portata e l’altra due tiri sotto rete ve li siete fatti?

(Giuliani sorride).

Lei è un grande appassionato di moto, vero?

Se posso d’estate mi muovo solo ed esclusivamente in moto. Tutto quello che si muove su due ruote mi appassiona.

Strada, enduro, gran turismo, cross. Che tipo di moto?

Tutto, purché si muova. Amo il fuoristrada e comunque viaggiare con la moto in solitaria. Mi sono concesso anche qualche bel giretto.

E in macchina?

Beh, per forza. Mi sposto con una monovolume (un’auto super spaziosa per i normali automobilisti, una quanto basta per un fisico importante come il suo; ndr).

Mare o montagna?

Mare, sicuramente. Lo preferisco. Questo periodo poi è l’ideale anche per il clima che si respira in spiaggia. A parte la pioggia, che sinceramente ha un po’ stancato, temperature come quelle che si registrano in questi giorni sono ottimali perché permettono di riposare molto bene anche a casa, di notte.

Lei è spesso in movimento ma ce l’avrà una casa, un luogo cui fare ritorno?

Ma sì io vivo stabilmente con la mia famiglia a San Severino anche se poi, quando ci sono gli impegni, sono costretto a starmene fuori per qualche giorno.

Sopravvissuto alla mega festa Lube per la vittoria dello scudetto?

La festa Lube è stato un evento di quest’estate 2014. Un mega party di quelli che amplificano e alzano i watt che la Lube è solita regalare in occasione della vittoria degli scudetti. Quello che si è festeggiato è stato il terzo per la Lube, il terzo per me come allenatore, ma il mio secondo come coach della società di Treia. Effettivamente è stata una mega festa con personaggi importanti, con la Ferilli madrina del nuovo show room e con Zucchero che si è esibito sul palco.

Giuliani, ci dica, com’è la Ferilli?

Mah, credo che piano piano questa bellissima donna stia un po’ cambiando. Nel mix bellezza e fascino si stanno capovolgendo. Ma il fascino non ruba nulla alla bellezza di questa donna. Questo glielo posso assicurare.

Rieccoci di nuovo con i piedi per terra, siete di nuovo a lavoro con la Lube. Sarà contento…

La preparazione riparte dal nostro vecchio e caro palasport di Fontescodella, a Macerata. Iniziamo da dove ci eravamo lasciati con pochissimi giocatori, gran parte del gruppo è impegnata per i mondiali. Partire a ranghi ridotti è un po’ un problema ma ce l’hanno tutte le squadre forti che devono fare i conti con le Nazionali che hanno i loro calendari. Saremo di nuovo tutti insieme credo verso il 25 settembre.

Novità nel suo staff, chi sarà al suo fianco? Ci sono figure nuove?

No, no, Il team tecnico è tutto confermato ed è quello che mi segue ormai da anni. Questo è il quarto anno che sono alla Lube. E’ un ambiente sportivo e di lavoro molto bello, ci sono momenti di tensione ma anche bei momenti che condividiamo fra tutti i componenti la squadra.

Il volley sta cambiando. C’è lo stravolgimento della SuperLega…

Il cambiamento della serie A1 in Super Lega è un passo importante. E’ positivo che la Lega abbia voluto per dare più stabilità allo sport. E’ un passo coraggioso in questo momento di crisi, i paletti molto rigidi messi alle società, come delle richieste di pubblico e palasport con alcune caratteristiche, la puntualità dei pagamenti, sono cose significative.

A lei piace proprio questo sport. Si vede, e non solo dai risultati. Agli italiani, però, forse piace un po’ meno. Che ne dice?

La pallavolo è sempre più sport nazionale. E’ vero però che ci sono dati che indicano un calo di presente fra i ragazzi, gli uomini. Per le ragazze, comunque, è sicuramente il primo sport. Rispetto a numeri e tendenze, però, io ho una percezione diversa. Viaggiando per l’Italia, anche durante questa estate, ho avuto una grossissima partecipazione numerica, soprattutto di ragazzi. La pallavolo offre un grandissimo richiamo per tutti i ragazzi, essendo uno sport di aggregazione, e ha una forte valenza di tipo ludico. Secondo me questo è il vero sport di squadra.

Le Marche a questo sport hanno dato molto…

Credo che le Marche abbiano dato tanto, ma veramente tanto, alla pallavolo nazionale e internazionale. Da noi c’è, da sempre, una grossa concentrazione di giocatori di serie A che hanno giocato e stanno ancora giocando nella massima serie. E’ difficile trovare una simile concentrazione in altre regioni. Questo rende merito al lavoro certosino delle società ma anche dei talent scout.

Ci sono società, in altre regioni, che invece stanno abbandonando. E’ il caso del Cuneo.

Ci sono dei periodi dove qualche società, anche importante, sparisce. E’ stato così per Treviso in passato, ora tocca al Cuneo. Non si può generalizzare ogni società ha una storia con una sua parabola spesso ascendente. E’ un vero peccato nel caso di Cuneo, una società consolidatasi negli anni.

E per la Lube? Come vede il futuro?

Mi auguro che la caparbietà che si trasforma in continuità nella nostra azienda, che vive un momento felice anche a livello produttivo, possa portarci ancora al raggiungimento di tanti altri nuovi successi.

Giuliani, è ora di tornare al lavoro. Noi la lasciamo. Abbiamo dato un’occhiata al nuovo calendario. Le partite di campionato si giocano anche a Santo Stefano, poi alla vigilia di Capodanno e nel primo sabato del 2015. Non è preoccupato?

Ma no. E’ vero, è un calendario complesso ma abbiamo sempre giocato il giorno di Santo Stefano e in prossimità di Capodanno. Lo scorso anno la Champions Cup ci ha salvato. La pallavolo non si ferma mai. In prossimità delle feste, fra Natale e Capodanno, si battono i record di presenze fra il pubblico.

Buon lavoro, Giuliani. Ah, a proposito, ha in mente qualcosa per le sue vacanze?

Sì moto. Poi un po’ di sole e qualche tuffo.

Daniele Pallotta

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