Home | Cultura | Altro week end a suon di blues tra Gagliole e “Cupra”
Euro Net San Severino Marche
Francesco Più
Francesco Più

Altro week end a suon di blues tra Gagliole e “Cupra”

Da un successo all’altro prosegue il tour della lunga edizione summer del Festival blues con un weekend all’insegna del genere italiano da esportazione. Protagonisti degli eventi di sabato 9 e domenica 10 agosto sono l’outsider a livello internazionale Francesco Pìu a Cupramontana e il nuovissimo progetto ragtime e stomp dei St. Mud Avenue a Gagliole. In particolare, Francesco Più si esibisce sabato 9 agosto, alle 21.30 (ingresso libero), in piazza IV Novembre a Cupramontana ed è l’evento musicale centrale del weekend Cupra Espone, organizzato dalla Fondazione Sagra dell’Uva di Cupramontana con l’Amministrazione comunale della città sul tema “Il verdicchio incontra il cibo di strada”. In piazza, infatti, e nel centro storico ci sono gli stand di Street Food Village, l’associazione nazionale del cibo di strada, e naturalmente del verdicchio, l’eccellenza enologica marchigiana nel mondo. E proprio Francesco Pìu è in questo momento l’outsider del blues italiano a livello internazionale, rappresenta il blues made in Italy da esportazione. Il giovane chitarrista e cantante sardo è un prodigioso one man band. Si è ritagliato uno spazio di rilievo sulla scena blues italiana e internazionale, grazie ad una miscela esplosiva di blues, funky e soul in chiave acustica. Dal vivo suona un set di seicorde impressionante: dobro, weissenborn, banjo, lap steel e chitarra acustica. Grazie al dinamismo dei suoi concerti ha conquistato il pubblico di festival prestigiosi in Italia ed Europa, fino all’International Blues Challenge di Memphis negli USA. Ha duettato con Tommy Emmanuel ed Eric Bibb e aperto i concerti dei grandi John Mayall, Jimmie Vaughan, Robert Cray, Johnny Winter, Charlie Musselwhite, Derek Trucks Band, Joe Bonamassa, Larry Carlton, Robben Ford, Albert Lee. Nel disco d’esordio Blues Journey suona tutto da solo. L’album successivo Ma-Moo Tones, prodotto da Eric Bibb, tra i migliori 10 dischi 2012 per la rivista Buscadero, lo consacra sulla scena nazionale e gli apre le porte a tour in Francia, Spagna, Canada, Norvegia, Svizzera, Germania e USA. Nell’ultimo disco appena uscito, Live at Bloom, innesta nel suo mondo acustico un’originale vena elettrica. Accompagnato dal sodale batterista e percussionista Pablo Leoni, suona chitarre elettriche d’annata e la guitar-bass, seicorde di sua progettazione con 4 corde di chitarra e 2 di basso: il risultato è un sound elettro-acustico unico, che da vivo non mancherà di colpire e trascinare il pubblico. Il gruppo St. Mud Avenue, invece, arriva domenica 10 agosto, alle 21.30 (ingresso libero), a Gagliole per un concerto nella Rocca Varano ed è protagonista del terzo appuntamento di “ArteinBlues”, un tour turistico guidato alla scoperta di Santa Maria della Pieve, Santuario Santa Maria delle Macchie, Via dei Mulini, Valle dell’Elce, Prigione medioevale, San Giuseppe, San Michele Arcangelo, Museo di Storia Naturale. Ritrovo per la partenza del tour, con mezzi propri, alle ore 17, al Bar della frazione Selvalagli. Prenotazioni entro il 9 agosto al 342.7754188. Il punto-ristoro sarà a Gagliole, in piazza Matteotti, a cura del Bar Quota 484. Il quintetto dei St. Mud Avenue farà rivivere la magica atmosfera dell’evento di Elcito con Luke Winslow King. Nato come duo tra Stefano Ronchi, il bravo chitarrista blues di Zibba, e Fabio Bommarito, cantante, armonicista e leader dei Kid Blues Combo, St. Mud Avenue è un progetto nuovissimo che coinvolge cinque musicisti della Liguria. Hanno differenti provenienze musicali in formazioni affermate nel panorama musicale italiano quali Gnu Quartet, Zibba & Almalibre, Blue Dolls e molte altre. Stefano Ronchi in particolare ha anche una propria esperienza internazionale: frequentando Chicago, ha suonato con Billy Branch, Lurrie Bell, James Wheeler. Tutti sono accumunati da passione e rispetto per la tradizione del blues rurale, dello stomp e del ragtime, senza precludersi la personalità negli arrangiamenti. Tra le maggiori influenze della band troviamo Blind Blake, Mississippi John Hart, Blind Lemon Jefferson, Rev. Blind Willie Johnson, John Lee Hooker, Robert Johnson, Slim Harpo, Robert Belfour. L’utilizzo di percussioni rudimentali, suonate con i piedi, serve a rendere concreta l’immagine di suoni e ritmi caratteristici dei juke joint, le sale da ballo del Mississippi negli anni 50. Valigie, bancali, percussioni improvvisate dialogano con violoncello e contrabbasso, in ritmi ipnotici tipici della tradizione stomp, la canzone popolare jazz caratterizzata da ritmo veloce e beat pesante.

Centro Medico Blu Gallery