Sabato 5 luglio, a San Severino, avrà luogo l’evento Ritmo nel sangue. Dona, canta, vivi!, una serata di festa con interventi, giochi, musica e cibo: dalle ore 18, Piazza del Popolo sarà pronta ad accogliere le persone di ogni fascia d’età, per sensibilizzare, attraverso il divertimento e l’informazione, la popolazione (in particolar modo i più giovani) sull’importanza della donazione di sangue e di midollo osseo.
Per pubblicizzare l’evento, giovedì 19 giugno si è tenuta una conferenza stampa organizzata dall’Avis nella Sala Italia di San Severino: l’incontro è stato moderato da Fernando Taborro, vicepresidente vicario dell’Avis settempedana.
Cinzia Fagiolini, presidente Avis San Severino, ha descritto l’evento e le sue caratteristiche principali. «In Piazza – ha dichiarato Fagiolini -, ci sarà una zona dedicata ai bambini con un Ludobus che metterà a disposizione dei giochi in legno. Ci sarà la “trucca bimbi” e poi avremo a disposizione una rappresentante dell’Associazione italiana dei sordi che farà dei laboratori con i bambini per insegnare loro il linguaggio dei segni: stava pensando addirittura di insegnare loro l’Inno nazionale con il linguaggio dei segni. Avremo inoltre a disposizione anche una zona dedicata all’Admo, dove ci sarà un bus dedicato proprio alla tipizzazione dei donatori di midollo osseo».
A proposito di tipizzazione, Claudio Cavallaro, segretario regionale Admo e responsabile della sede operativa di Castelraimondo, ha spiegato che la «tipizzazione è un semplice procedimento che consente di registrare i donatori di midollo osseo: consiste nel prelevare un tampone salivare da un donatore; dopo il tampone, bisogna fare un colloquio con un medico volontario competente, autorizzato a tipizzare le persone. La tipizzazione può essere fatta dalle persone tra i 18 ed i 36 anni non compiuti, e si rimane all’interno di questo registro mondiale dei donatori fino ai 55 anni di età, dopo quell’età non si può donare il midollo, se non in rari casi. Trovare donatori compatibili è molto difficile, quindi più persone giovani decidono di essere tipizzate e meglio è: per questo, sabato 5 luglio ci saremo anche noi, e metteremo a disposizione questo autobus dove ci saranno i volontari preposti a tipizzare le persone».
Nico Procaccini, presidente Avis Esanatoglia, ha sottolineato come l’evento del 5 luglio sia riuscito ad associare tutte le Avis dell’area, rendendolo «veramente largo ed inclusivo, con tanto di contributi concreti ed economici: è importante il fatto che tutte le Avis dell’area abbiano aderito, dimostrando che il campanilismo non serve. Dobbiamo essere uniti tutti quanti e la nostra realtà è veramente forte quando ci uniamo: questo è un segnale positivo, e fa capire ai nostri donatori che siamo tutti uniti». Effettivamente, il coinvolgimento delle Avis è veramente ampio, e vede la partecipazione delle sezioni di: San Severino Marche, Castelraimondo, Camerino, Esanatoglia, Matelica, Cerreto d’Esi, Fabriano, Pieve Torina, Pievebovigliana, Sefro, Pioraco, Fiuminata e Visso.
L’evento del 5 luglio è il “seguito” di un’altra importante iniziativa dell’Avis: la card del donatore, una carta destinata ai donatori Avis, utile per ottenere agevolazioni nei centri diagnostici associati. Quest’anno, la grafica della carta è stata realizzata dalla sezione di Grafica dell’ITTS “E. Divini” di San Severino, come spiegato da Paolo Pistola, vicepresidente Avis Sefro, Pioraco e Fiuminata. L’aver affidato la cura della grafica agli studenti dell’istituto tecnico non è stata solo un’opportunità per i ragazzi per approfondire le competenze d’indirizzo, ma per Pistola ha avuto anche lo scopo di «sensibilizzare le future generazioni alla donazione, per dare all’Avis un futuro, perché purtroppo negli anni c’è stato un calo, non indifferente, di donatori dovuto a molti fattori, specialmente nelle nostre piccole realtà. Sfruttando questo progetto, i ragazzi hanno capito l’importanza di raggiungere nuove persone e l’importanza della donazione stessa. Donare non è un gesto obbligatorio, ma uno stile di vita. Donando, dono salute a chi ne ha bisogno, e mi prendo cura di me attraverso gli screening: per questo, da quest’anno, le convenzioni della card si estenderanno anche a diverse parafarmacie e centri sportivi».
Il problema del calo dei donatori è stato evidenziato anche dalla presidente provinciale dell’Avis, Morena Soverchia. «In questi ultimi anni – ha dichiarato Soverchia – sono diminuiti i donatori al di sotto dei 55 anni e abbiamo bisogno di un ricambio generazionale dei donatori. Per questo dobbiamo coinvolgere i giovani, anche con gli eventi come quello in programma per il 5 luglio. Questo evento è importante anche perché coinvolge non solo le Avis dell’alto maceratese, ma anche quelle che si trovano a confine con l’anconetano: quella portata avanti dai dirigenti locali è la finalità comune di promuovere la cultura del dono e la tutela del donatore. Ed il 5 luglio vogliamo anche dare risalto a queste realtà associative e alla loro capacità di stare e lavorare insieme».
Dopo questi interventi, hanno preso la parola Rosa Piermattei, sindaco di San Severino, e Pierpaolo Borroni, consigliere dell’Assemblea legislativa regione Marche (entrambi gli enti sono tra i sostenitori dell’iniziativa dell’Avis).
Per il sindaco Piermattei «questo evento è fondamentale per insegnare ai giovani l’importanza del dono. Mi congratulo per il titolo “Ritmo nel sangue. Dona, canta, vivi!”: con queste parole, avete raccolto tutto il significato dell’iniziativa, incuriosendo il pubblico e sono sicura che parteciperemo in tanti. Inoltre, l’unione di diverse Avis e Admo è un grande esempio di collaborazione, un esempio anche per noi amministratori».
Il consigliere Pierpaolo Borroni ha aggiunto: «sono stato, e sono ancora, un donatore Avis. Sono cresciuto in una famiglia dove sia mia madre che mio padre erano donatori, e così ho fatto anch’io: per me, donare il sangue è stato naturale. Iniziative come quelle di cui stiamo parlando oggi, sono iniziative che vanno supportate dagli enti pubblici, perché è essenziale che gli amministratori diano sostegno a queste iniziative, perché fanno capire ai nostri giovani l’importanza del donare, l’importanza di rendersi utili al prossimo, specialmente ora che donatori e volontari sono in calo: per questi eventi, il patrocinio dell’Assemblea legislativa ci sarà sempre».
L’Avis della provincia di Macerata lavora sempre a stretto contatto con il reparto Trasfusionale di Macerata – Civitanova Marche (per il centro trasfusionale, era presente il dottor Antonio Federico Lotito), come ricordato dalla presidente provinciale nel ringraziare l’ospedale per il fondamentale supporto alle attività delle Avis del territorio. Al termine della conferenza stampa, Soverchia ha riportato alcuni numeri significativi delle donazioni: nella provincia di Macerata, ci sono circa 12 mila donatori; nel 2024, sono state donate in totale circa 20 mila sacche (15.500 di sangue intero, il resto in plasma). Anche se la regione Marche si è collocata, nel 2024, al secondo posto per la raccolta di sangue (dopo il Friuli Venezia Giulia), il numero di sacche e di donatori è in calo, quindi c’è un crescente bisogno di donazioni.
Per quanto riguarda il programma della serata del 5 luglio, ci sarà un DJ set del Much More di Matelica, poi alle 21 suoneranno due gruppi musicali della zona: le Colonne d’Ercole e la Prode Società Merende (dopodiché, tornerà il DJ set); durante la serata, ci saranno gli interventi delle autorità e diverse testimonianze e, inoltre, gli stand gastronomici presenti saranno di San Severino.
Silvio Gobbi