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Il "messaletto" di Frontale
Il "messaletto" di Frontale

1925-2025: a un secolo dal furto il “messaletto” di Frontale potrà tornare ai legittimi proprietari?

Una sera del febbraio 1925 un sacerdote di Cupramontana, ben conosciuto allora dal parroco di Frontale, chiese ospitalità in canonica al proprio confratello. La mattina dopo lasciava la casa che lo aveva ospitato per la notte portando furtivamente con sé la cosa più preziosa che la parrocchia di Sant’Anna custodiva: il “messaletto” di San Domenico Loricato, prezioso sacramentario manoscritto del XI secolo, rilegato con copertine in argento sbalzato e avorio scolpito.

Denunciato il fatto alla locale stazione dei Carabinieri, il parroco e i suoi successori non ebbero più notizie della preziosa reliquia fino a quando Raul Paciaroni, suggestionato dai racconti di monsignor Quinto Domizi, che pure per qualche anno nel dopoguerra era stato parroco a Frontale, nel 2011 ricostruì le vicende di quel prezioso oggetto, esportato attraverso la Svizzera e oggi conservato in una prestigiosa biblioteca di New York.

Avviata alcuni anni dopo la causa per riaverlo indietro da parte della parrocchia, celebrati i tre gradi di giudizio favorevoli all’istanza di confisca, è facoltà ora del Governo aprire una trattativa che auspicabilmente conduca alla restituzione definitiva del bene, così come è avvenuto e come sta avvenendo per tanti altri beni del nostro patrimonio culturale illecitamente finiti all’estero.

Dopo tanti appelli ai suoi predecessori, mi accingo oggi, nel Centenario esatto del furto, a reiterare la richiesta al Ministro della Cultura in carica Alessandro Giuli, nella speranza che egli possa avere successo dove i suoi predecessori non hanno ottenuto risultati.

Ad ogni buon conto, questa dolorosa ricorrenza secolare merita uno sforzo in più ed è per questo che il circolo “Il Grillo” di San Severino – che dal 2000 organizza la manifestazione “Salvalarte”, dedicata al patrimonio storico artistico delle nostre terre -, con il Comune di Apiro e la parrocchia di Sant’Anna, sta preparando una petizione che presto sarà lanciata per sollecitare il Governo a compiere questo ultimo, necessario sforzo. Ce la farà Davide – la piccola parrocchia di Frontale – ad avere la meglio su Golia, cioè la Pierpont Morgan Library di New York con milionaria sede su Madison Avenue progettata dall’archistar Renzo Piano?
Chissà?! Noi ci proviamo…

Luca Maria Cristini

Luca MariaCristini

Ecco la lettera che Luca Maria Cristini ha inviato al Ministro Guidi

Gentilissimo Ministro Giuli,

La stampa ci dà spesso notizia di restituzioni di importanti beni del nostro patrimonio culturale nazionale che rientrano dall’estero; queste riacquisizioni sono oltremodo significative perché, oltra a farci riappropriare di alcune opere illecitamente esportate, talvolta dopo un furto, esse ci fanno riappropriare anche di oggetti costitutivi della nostra identità nazionale.

A questo proposito sono a chiederLe un ulteriore importante sforzo per un bene di altissimo valore storico-artistico e devozionale. Si tratta del Sacramentario, risalente al secolo XI, che san Domenico Loricato ebbe in dono da san Pier Damiani, rubato dalla chiesa parrocchiale di Frontale di Apiro (MC) giusto un secolo fa. Transitato attraverso la Svizzera, passando per le mani di numerosi ricettatori è stato individuato in una biblioteca pubblica negli USA (notizie in http://www.raoulpaciaroni.it/docs/studiapicena2011.pdf ).

Il preziosissimo codice pergamenaceo, con copertina in argento sbalzato e inserti in avorio scolpito è anche una reliquia veneratissima di ben due santi. Il “Messaletto”, così è genericamente noto tra i fedeli, è attributo così importante per il santo camaldolese Domenico Loricato, tanto che ne costituisce uno degli attributi fondamentali nell’iconografia ed è sempre raffigurato in prossimità della sua figura orante.

Ora questo volume è attualmente conservato nella Pierpont Morgan Library di New York, sottratto alla cura e alla devozione degli abitanti di Frontale, che, seppure ne furono privati furtivamente un secolo orsono, ne conservano ancora oggi viva memoria, tramandata da generazioni.

Dunque, Signor Ministro, per questo motivo mi rivolgo a Lei chiedendo un ulteriore sforzo, proprio perché il recupero di questo bene sarebbe anche motivo di conforto per queste nostre popolazioni, così duramente colpite dai ripetuti eventi sismici del 2016-2017.

I Carabinieri del Nucleo TPC di Ancona, su denuncia del Parroco di Frontale don Nazzareno Binanti e per sollecitazione della Commissione per l’arte sacra dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche, hanno svolto puntuali indagini, che hanno permesso alla Procura di Macerata di avviare il procedimento giudiziario teso alla confisca del bene. Espletati i previsti gradi di giudizio, nel marzo 2020 il Tribunale della Cassazione ha emesso una sentenza definitiva in tale senso.

Ora spetta alla diplomazia affrontare la questione, che ci vede fiduciosi, in virtù dell’alto numero di opere che periodicamente ci vengono restituite proprio dagli Usa, in quanto provenienti da sottrazioni ed esportazioni illecite.

Confido, Signor Ministro, nel Suo efficace interessamento per imprimere a questa vicenda una necessaria svolta positiva, non solo nell’interesse del nostro patrimonio nazionale, ma perché venga restituita dignità a una reliquia così importante e resa finalmente giustizia ad una popolazione defraudata di un bene che ha custodito gelosamente per quasi un millennio. Il ritorno del messaletto a Frontale di Apiro – centro anch’esso danneggiato dagli eventi sismici del 2016, la cui ricostruzione tarda a compiersi – porterebbe a quella disillusa popolazione un rinnovato senso di fiducia nel vedersi restituire la loro venerata reliquia.

Certo di un Suo fattivo interessamento, La ringrazio e La saluto cordialmente.

Luca Maria Cristini