Nel mese di febbraio quattro persone di origine croata, tra cui una donna, residenti tra Zagarolo e Tor Bella Monaca, erano stati destinatari della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Macerata, a seguito di un furto in un’abitazione di San Severino.
Furto avvenuto il 15 gennaio 2023 e segnalato ai carabinieri dal proprietario che, pur trovandosi fuori regione, aveva avuto contezza della presenza di persone intente a rubare all’interno grazie ai sensori del sistema di videosorveglianza.
In sede di sopralluogo i militari hanno verificato che gli autori del furto avevano provocato danni non trascurabili all’abitazione, forzando il cancello in ferro e la porta finestra della cucina, dandosi poi alla fuga perché avvedutisi della presenza del sistema di videosorveglianza interno. Erano riusciti comunque a prendere un orologio e delle sterline.
Le successive indagini, attraverso acquisizione di fonti testimoniali e analisi dei sistemi di videosorveglianza dei Comuni di San Severino e Castelraimondo, avevano consentito di individuare il mezzo e di avviare le indagini.
L’attività informativa condotta dai carabinieri aveva fatto emergere che abitualmente l’autovettura era utilizzata da soggetti residenti in Zagarolo e Tor Bella Monaca, controllati tempo prima lungo la costa in Romagna.
Il confronto tra le foto segnaletiche di costoro e i volti ripresi dalle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza dell’abitazione e della città aveva poi permesso di riconoscere con certezza i quattro autori del reato.
Sulla base delle risultanze investigative relazionate, il Pubblico ministero della Procura di Macerata aveva chiesto al Gip l’emissione di misura cautelare a carico degli indagati, per il reato di furto in abitazione in concorso. E il Gip aveva disposto la custodia cautelare in carcere, tenuto conto anche dei numerosi precedenti penali per reati specifici.
Nel mese di febbraio i militari avevano eseguito la misura nei confronti di due degli indagati, rintracciati a Zagarolo, con l’ausilio dei carabinieri del posto. Gli altri due indagati, con numerosi alias e tendenza a spostarsi in tutto il territorio nazionali, erano risultati irreperibili.
La sera di Ferragosto uno di loro, attivamente ricercato, è stato rintracciato dai carabinieri della Compagnia di Frascati e tradotto al carcere di Velletri.
Domenica scorsa si è chiuso il cerchio con l’arresto del quarto uomo, classe 1970, fermato da personale del Commissariato di Roma Prati e tradotto al Regina Coeli.