In queste ultime settimane, con la riapertura del nuovo anno scolastico, molte classi degli Istituti scolastici superiori di San Severino si sono recate in visita alla mostra delle opere d’arte restaurate dagli studenti del Corso di restauro dell’Accademia di Belle Arti di Macerata (ricordiamo che la mostra è stata inaugurata a metà luglio al Palazzo Servanzi Confidati, in occasione dei festeggiamenti del 50° anniversario della fondazione dell’Accademia).
In questa mostra, terminata domenica 15 ottobre, sono state esposte pregevoli opere datate dal 1500 al 1800 (opere di vario genere, come dipinti su tela e tavola, sculture), tutte appartenenti al Comune di San Severino e alla Diocesi di Camerino-San Severino. Alcuni di questi manufatti, essendo ancora in fase di restauro, sono stati oggetto del laboratorio aperto al pubblico allestito all’interno della stessa esposizione, dove alcuni allievi dell’Accademia, insieme al loro docente prof. Mauro Marcolini, hanno introdotto i giovani visitatori alle principali problematiche inerenti agli interventi di restauro ancora in fieri, spiegando sia gli aspetti tecnico-scientifici del risanamento dei vari materiali di cui sono composte le opere che i diversi metodi di recupero estetico delle immagini.
Alle visite guidate hanno partecipato circa 250 studenti, suddivisi in 16 classi, soprattutto del 4° e 5° anno (ma non soltanto), provenienti dai tre istituti settempedani: Istituto tecnico tecnologico “Divini”, Istituto professionale “Ercole Rosa” e Liceo delle Scienze umane “Bambin Gesù”. La presenza maggiore è stata quella dell’Istituto tecnico “Divini”, dove i professori Angeloni e Ronconi hanno coordinato le visite della maggior parte delle classi, insieme alla loro collega Giorgi e agli insegnanti del Professionale “E. Rosa”, Domenella e Tacchi. Le due classi del Liceo “B. Gesù” sono state accompagnate dalla professoressa Oyarce Yuzzelli.
Daniela Angeloni, insegnante di religione, ha ritenuto molto proficue queste visite per «l’importanza data agli aspetti iconografici riguardanti i soggetti religiosi delle opere presenti, nonché del valore “civico” rappresentato dallo studio e dalla salvaguardia del patrimonio storico-culturale del proprio territorio. Infine, sono state visite molto importanti per gli studenti, soprattutto per quelli dell’ultimo anno, anche come orientamento verso la conoscenza di un tipo di percorso formativo da poter intraprendere dopo la fine delle Superiori».