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La pianta sequestrata
La pianta sequestrata

Coltivano in casa marijuana: denunciati padre e figlio

I carabinieri di San Severino hanno concluso un’attività di indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti. Avuta notizia di un’area in cui era stato notato un via vai sospetto, hanno cominciato a monitorare la zona con servizi di osservazione, controllo e pedinamento che hanno consentito di far convergere i sospetti su due uomini, padre sessantenne e figlio, entrambi noti ai carabinieri per precedenti penali.

Poiché taluni soggetti noti come assuntori erano stati visti entrare e uscire rapidamente dall’abitazione dei due, di cui uno fermato ed effettivamente trovato in possesso di due grammi di hashish, i carabinieri hanno proceduto alla perquisizione domiciliare degli indagati. Su un ripiano di una credenza nei pressi della porta d’ingresso era posta una scatola di plastica con all’interno un bilancino e un barattolo bianco con tappo a pressione contenente 25 grammi di hashish.

Una camera era invece stata adibita a serra domestica per la coltivazione di marijuana, con pareti rivestite e schermate da coperte termiche; al centro vi era un vaso con una pianta di cannabis di 60 cm circa con principio di infiorescenza. Collegata alla corrente della luce della plafoniera, appesa circa 30 cm sopra la pianta, era stata posizionata una lampada a raggi UV con due ventilatori sistemati sopra dei mobiletti in direzione della lampada.

In un cassetto della stessa stanza è stata trovata una dose di cocaina poggiata su un piattino unitamente a una carta di credito con residui dello stesso stupefacente, oltre a materiale e vari ritagli per il confezionamento.

Nel corso di tutte le operazioni di perquisizione e verbalizzazione delle attività i due uomini proferivano insulti e minacce nei confronti dei carabinieri intervenuti, con toni di voce molto alti, tali da poter essere sentiti nella pubblica via. Nella tarda serata uno dei due si è presentato anche in caserma suonando insistentemente e a più riprese e parcheggiando la propria auto davanti al cancello per impedire l’uscita dei mezzi militari, accampando la volontà di riavere indietro il materiale posto sotto sequestro.

Al termine delle attività i due uomini sono stati denunciati e dovranno rispondere davanti all’autorità giudiziaria di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, oltraggio e minacce a pubblico ufficiale.

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