L’associazione settempedana “Pranzo al sacco”, ideatrice e promotrice del Cammino dei Forti, insieme ai ragazzi di Cammini d’Italia, la più grande community di trekking italiana, ha organizzato domenica scorsa la prima edizione di una serie di eventi, che si terranno in tutta la penisola, alla scoperta delle tappe più iconiche di ogni cammino.
L’iniziativa ha coinvolto più di 60 camminatori che sono partiti dal monte San Vicino per percorrere l’ultimo tratto della terza tappa del Cammino dei Forti, passando per la faggeta secolare di Canfaito e concludere ad Elcito, il tibet delle Marche. Un evento tra amicizia e natura volto alla valorizzazione del territorio attraverso la buona pratica del camminare, che ha riscosso consensi dai più giovani fino ai più esperti.
Il gruppo ha raggiunto in mattinata la vetta del monte San Vicino, a 1.492 metri d’altitudine, per poi dirigersi verso il monte Faldobono, a 1.217 metri, una vetta di straordinaria bellezza anche se poco conosciuta. Successivamente il gruppo si è addentrato nella faggeta di Canfaito dove in questo periodo la magia dei colori autunnali veste i secolari alberi della zona; nell’area è presente il faggio più antico delle Marche con un’età superiore ai 500 anni, che vanta una circonferenza di 6 metri e mezzo e un’altezza 25 metri con una chioma di almeno 20 metri.
L’escursione si è sviluppata per circa 14 km, con +600 m di dislivello positivo e -950 m di dislivello negativo. Nel gruppo, composto da una sessantina di persone, anche rappresentanti dell’Amministrazione comunale di San Severino, tra cui l’assessore al Turismo, Michela Pezzanesi, oltre a influencer del settore come Il Cavallo Pazzo, Italia di Mezzo, A Piedi il Mondo e anche appassionati del foto club Diaframma Zero di Belforte del Chienti. Per quanto riguarda le attività locali hanno supportato l’evento il “Ristoro il Cantuccio” di Elcito, che ha fornito una degustazione di dolci secchi tipici, e la “Fattoria Duri” di Colleluce, con degustazioni di Vernaccia Doc e vino passito.