Si è svolta senza intoppi la serata inaugurale del Palio dei Castelli 2015, nonostante il clima abbia fatto temere fino all’ultimo una posticipazione dell’evento. Non c’è una stima esatta del numero dei figuranti, ma si pensa che il record della passata edizione – e se non il record certamente la media, che si aggira intorno alle 1.300 persone – sia stato superato.
Tra le sorprese di quest’anno, l’adozione di un “tema” per ogni Castello: ciascuna delegazione ha infatti scelto un mestiere da rappresentare in corteo, per arricchire ognuno il proprio gruppo di popolani. E così Villa di Cesolo, Castello della Truschia e Rione Settempeda hanno portato in scena tre diverse fasi della lavorazione del grano (rispettivamente la mietitura, la macinazione e la panificazione); sempre “gastronomico” il tema scelto dai figuranti dei Granali, che hanno rappresentato le fasi della vendemmia. La scelta di Rione di Contro è caduta sulla produzione del sapone, mentre Taccoli, nel cui stemma campeggiano delle api, ha ricostruito l’apicoltura e la lavorazione della cera. Serripola e Castello hanno proposto, rispettivamente, la figura del cuoiaio e quella dell’armaiolo. Colleluce e San Lorenzo, per finire, hanno scelto due attività più spiccatamente femminili: la filatura della lana e il mestiere della lavandaia.
Altra novità di quest’anno la ricostruzione storica della Compagnia Grifone della Scala, che ha portato in corteo il risultato del suo Progetto Salimbeni: una rappresentanza di belligeranti era infatti armata e vestita sulla base di una precisa ricerca iconografica, così da riprodurre fedelmente le figure militari rappresentate dai due pittori settempedani.
Appuntamento ora a mercoledì 10 e a sabato 13 giugno, con i giochi medievali e la corsa delle torri.
Alessandra Rossi