Ultime news
  • Compleanno speciale con 100 candeline per Fidalma Ruggeri
  • Nuoto sincronizzato: al Blugallery l’ex capitana della Nazionale azzurra
  • Studiosi e religiosi a confronto per celebrare San Pacifico Divini
  • La Settempeda vince in casa il derby contro la Folgore (3-1)
  • Serralta battuto dalla capolista Camerino – Castelraimondo (3-1)
  • Lutto per Simone Montecchia: il “grazie” della famiglia
  • Gabriele Pacini è il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia
  • Gli escursionisti del Cai inaugurano l’anello del monte Sant’Apollinare
  • Si allenano a San Severino i baby pugili del vivaio marchigiano
  • A Pitino sfida fra arcieri per il “Memorial Massimo Diamantini”

Il SettempedanoIl Settempedano

Soverchia Marmi
  • Home
  • Elezioni Comunali
    • Ultime News
    • 2021
      • Elenco liste
      • Risultati
    • 2016
      • Elenco liste
      • Risultati
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura
    • L’angolo matematico
    • Pillole di cultura Settempedana
    • Cabina di proiezione
  • Teatri di Sanseverino
  • L’intervento
  • Economia
  • Sport
    • Speciale TOKYO 2020
  • Contatti
Home | Cultura | La recensione: “Nope”, il film di Jordan Peele
Euro Net San Severino Marche
Nope
Nope

La recensione: “Nope”, il film di Jordan Peele

Pubblicato da Mauro Grespini in Cultura 831 Visite

Dopo l’esordio folgorante di Scappa – Get Out, e la contorta seconda opera Noi (Us), Jordan Peele realizza il suo terzo lungometraggio Nope, un lavoro ricco di spunti e suggestioni, difficilmente collocabile all’interno di un’unica etichetta: alieni, fantascienza, horror, severe citazioni della Bibbia, critiche sociali in sottotraccia e tanta tensione (quest’ultima, la grande protagonista ben presente lungo tutta la pellicola).

Riducendo la trama al minimo, Nope racconta la storia di Otis “OJ” Haywood Jr ed Emerald “Em” Haywood, fratello e sorella che perdono il padre e si ritrovano a portare avanti l’azienda di famiglia ad Agua Dulce, California. Nel loro ranch, allevano ed addestrano cavalli per l’industria cinematografica, ma da sei mesi i due giovani hanno notato strane presenze nella valle e nel cielo. Non molto lontano da loro, vive Ricky “Jupe” Park, proprietario di un parco divertimenti a tema western: egli è un ex attore che, in gioventù, scampò dalla furia omicida di una scimmia impazzita, protagonista della sitcom (“Gordy’s Home”) dove Ricky recitava. Questi due filoni, questi due nuclei narrativi apparentemente slegati, verranno uniti dalle tragiche vicende che coinvolgeranno quella valle misteriosa ed isolata.

Peele fonde la fantascienza con il western, prende questi due generi ormai canonici (ed abusati) e tenta di rielaborarli, ed attraverso sfaccettature horror, citazioni di classiche pellicole, qualche jumpscare ben collocato, il regista realizza un’opera cinematografica tanto di intrattenimento quanto di riflessione. Perché Peele, sulla scia della lezione dei grandi registi horror come George A. Romero, va letto tra le righe: non solo intrattiene dal principio alla fine, ma riesce a suggerire continuamente allo spettatore qualcosa, ad innestare in chi guarda dubbi e pensieri tramite le critiche che inserisce lungo il racconto. Al di sotto della tematica aliena, il regista ci parla di sfruttamento, tanto degli animali quanto delle minoranze etniche, e grazie al meticoloso utilizzo della suspense (come Hitchcock ha insegnato) si crea un saldo legame tra forma e contenuto, tra intrattenimento e riflessione.

Nope stimola la riflessione, diverte ed inquieta, esalta e contraria il pubblico: piaccia o meno, non lascia indifferente lo spettatore, fa parlare di sé. Un film fagocitante, perché fagocitante non è solo il “cattivo” della situazione (chi vedrà il film, capirà), ma lo è anche il mondo dove OJ ed Em si trovano, il mondo dello spettacolo di cui fanno parte, ed il mondo dove noi tutti viviamo: un mondo che sfrutta e spolpa, ingurgita chi non può fare nulla per salvarsi. E si finisce nelle fauci di questa realtà, nel suo esofago, nello stomaco ed infine si viene digeriti ed espulsi: gli animali, i neri, gli asiatici, gli ultimi, i deboli di ogni dove, chiunque può passare da predatore a preda in un batter d’occhio. Come dichiarano i versi biblici di Naum citati all’inizio del film, «Alzerò le tue vesti fin sulla faccia e mostrerò alle genti la tua nudità, ai regni le tue vergogne. Ti getterò addosso immondezze, ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio»: possesso dei corpi, umiliazione ed abuso come basi della vita. Il mondo dello spettacolo, lo star system, e la realtà sono un’unica gabbia di violenza e mercificazione, un’unica grande entità (in parte, ci fa ricordare Guy Debord): Nope è tutto questo e molto altro ancora.

Silvio Gobbi

Print Friendly, PDF & EmailStampa questo articolo
recensione cinematografica 2022-08-15
+Mauro Grespini
  • tweet

TAG: recensione cinematografica

Centro Medico Blu Gallery
Articolo Precedente Il futuro dei piccoli centri dell’entroterra? Sta nelle nuove tecnologie
Articolo Successivo Cordoglio per la scomparsa della farmacista Mary Elide Lorenzetti

Articoli simili

Il Fai

Il Comune di San Severino diventa “sostenitore del Fai”

17 marzo 2023

Fantastic Negrito

Il 20 maggio Fantastic Negrito a San Severino per l’anteprima del Festival Blues

17 marzo 2023

L'immagine di copertina del libro "I muri del silenzio"

“I muri del silenzio”, il libro di Silvia Tamburriello e Miriam Rosa Togni

12 marzo 2023

Nuove foto

Il settempedano Alessandro Menichelli
Paolo Roganti
Oliviero Carducci alla presentazione del nuovo look a Roma
I protagonisti di "Inside out"
Riunione all'Assem con i sindaci di San Severino, Tolentino e Osimo
Il Cardinal Menichelli con il sindaco Martini
Il taglio del nastro
La filiale di Nuova Banca Marche in Piazza del Popolo
Gli alunni seguono il laboratorio di restauro
Un'immagine d'inizio marzo pubblicata su Facebook: a San Severino c'è chi si comporta così!
L'Arena San Paolo e l'ingegner Alberto Vignati
"Le avventure di Pulcino"

Social

Seguici su Faebook

Login

  • Registrati
  • Hai dimenticato la password?

Pubblicità

Pubblicità

Pubblicità

Pubblicità

Pubblicità

Il Settempedano

Direttore editoriale
Cristiana Zampa

Direttore responsabile
Mauro Grespini

Cellulare +39 (338) 3616476
maurogres@hotmail.com

Editore
Associazione Gopher
Reg. Trib. di Camerino
n. 2/97 del 20/05/1997
P.IVA 01288480435

Elenco categorie

  • Attualità (1.982)
  • Cabina di proiezione (12)
  • Consigliati (2.000)
  • Cronaca (1.849)
  • Cultura (1.644)
  • Economia (822)
  • Elezioni Comunali (171)
  • L'angolo matematico (11)
  • L'intervento (255)
  • Pillole di cultura Settempedana (23)
  • Speciale TOKYO 2020 (10)
  • Sport (2.609)
  • Teatri di Sanseverino (298)
Il Settempedano © Copyright 2020, Tutti i diritti riservati | Web Agency Studio Borgiani