Nell’osservare la bellissima Natività di Lorenzo D’Alessandro nella pinacoteca comunale di San Severino Marche si è colpiti dalla qualità del dipinto e dalla ricchezza e minuzia dei particolari della scena, finendo per non porre attenzione all’interessante e insolita cimasa del dipinto. Non molti visitatori, infatti, avranno posto attenzione al fatto che la Madonna col Bambino qui raffigurata è rappresentata come fosse a sua volta dipinta su un tegolone di tipo romano (raramente usato sui tetti delle città marchigiane) appeso a un ramo di un albero.
Ebbene, è questa un’iconografia mariana poco nota nelle Marche e molto diffusa nell’alto Lazio e nella vicina Umbria. Si tratta della Madonna della Quercia, che è l’immagine venerata in uno dei più importanti santuari del viterbese, il Santuario Madonna della Quercia, appunto, che sorge nella località La Quercia, a circa 3 km dal centro della città laziale.
La storia del santuario inizia nel 1417 quando mastro Battista Luzzante fece dipingere un’immagine della Vergine Maria che tiene tra le sue braccia Gesù bambino su di una tegola piana ad un pittore chiamato Monetto. Tale immagine venne poi appesa a una quercia. L’evento miracoloso segna l’inizio del culto alla Madonna della Quercia è del 1467, allorché un cavaliere inseguito dai nemici si gettò ai piedi della quercia dove era appesa la sacra immagine; questa, miracolosamente, lo rende invisibile ai suoi inseguitori intenzionati a ucciderlo. Da qui l’edificazione del primo Santuario, tra l’anno 1467 e il 1469.
Resta da spiegare come mai il committente dell’opera, che si vede raffigurato in ginocchio nella parte destra della Natività, abbia scelto di far coronare il dipinto proprio da questa insolita e recentissima iconografia, considerando gli anni in cui il pittore severinate operò.
Si tratta di una pista di ricerca interessante che potrebbe fornire un indizio per identificare il committente e, magari, in maniera più circostanziata l’epoca della realizzazione del dipinto. I rapporti commerciali con il Lazio e con l’Umbria, attraverso le pur faticose strade che valicavano l’Appennino, hanno resto feconda la contaminazione culturale, artistica e persino devozionale tra i due versanti opporti del centro Italia.
Luca Maria Cristini
- Lorenzo D’Alessandro (Sanseverino 1445 ca. -1501): La Madonna della Quercia, cimasa della Natività. Tempera su tavola, cm. 195 x 137, già nella chiesa di San Lorenzo in Doliolo, ora nella Pinacoteca comunale.
- Immaginetta devozionale della Madonna della Quercia
- Il dipinto originale venerato a Viterbo