Nella mattinata di giovedì di 17 marzo sono state consegnate al sindaco di San Severino le 6.652 firme raccolte tramite la petizione popolare in favore del reparto oncologico dell’ospedale civile “Bartolomeo Eustachio” e della dottoressa Benedetta Ferretti.
L’iniziativa è stata promossa da Carla Soverchia, Michela Egidi e Raffaella Santinelli (con l’aiuto di Francesca Pellegrino e Adele Marchionni). Alla consegna erano presenti Carla Soverchia e Michela Egidi, le quali hanno esposto, al sindaco Rosa Piermattei e all’assessore comunale Jacopo Orlandani, i motivi di questa petizione.
L’iniziativa richiede al sindaco di “attivarsi in ogni modo e luogo che riterrà opportuno e adeguato per permettere sia il mantenimento della qualità di struttura semplice Dipartimentale di San Severino Marche – Camerino, al Day Hospital di oncologia presso l’ospedale Bartolomeo Eustachio di San Severino, sia il mantenimento dell’incarico alla dottoressa Benedetta Ferretti, almeno fino a quando il nuovo primario potrà autonomamente gestire l’intero servizio garantendone la piena continuità e funzionalità” (così è scritto nella lettera di consegna protocollata insieme alle sottoscrizioni).
Una petizione partita lo scorso gennaio che, nel giro di pochi mesi, ha raccolto migliaia di firme, provenienti da San Severino e da altre città (anche fuori provincia): testimonianza di quanto il presidio oncologico sia importante, di quanto sia fondamentale mantenerlo attivo, e di come la figura responsabile della dottoressa Ferretti sia divenuta un vero punto di riferimento.
- La consegna delle firme
Come spiega Carla Soverchia, portavoce della petizione e dell’iniziativa: «Con queste 6.652 firme, è evidente quanto la dottoressa Ferretti abbia dato alle persone, al nostro ospedale ed alla nostra comunità: sono la riprova del suo valore, del suo costante impegno verso i propri pazienti; attestano quello che ha fatto per tutti noi, la sua grandissima professionalità ed il solido spirito di abnegazione, anche nelle situazioni più difficili vissute negli anni. Questa petizione non è assolutamente un atto di ostilità nei confronti del nuovo dirigente, il dottor Luca Faloppi: ha tutta la nostra stima, riconosciamo la sua grande professionalità e gli diamo il benvenuto. Chiediamo soltanto che la dottoressa Ferretti possa continuare ad esercitare la professione, dato che lei stessa ha richiesto di prolungare il servizio di due anni: non è comprensibile perché questa sua domanda non possa essere accolta, in considerazione del fatto che la sua età glielo permetterebbe. Un leitmotiv che abbiamo spesso riscontrato a sostegno della petizione è stato questo: “La dottoressa ha dato tanto e dobbiamo riconoscere a lei quello che ha fatto per noi”.
Le tante storie da noi ascoltate ci danno il coraggio di andare fino in fondo con questo progetto, e, per questo, desideriamo che la politica torni ad ascoltare i territori e non che tutto risulti sempre già deciso. Chiediamo, quindi, tramite il sindaco di San Severino, a tutti altri primi cittadini dell’Area Vasta 3 dell’Asur, di sposare i contenuti della petizione e di lottare uniti, senza distinzione politica: la riteniamo una giusta causa che deve unirci, perché riguarda tutti i cittadini senza nessuna distinzione».
Dopo la consegna delle firme, il sindaco presenterà le richieste della petizione al prossimo Consiglio comunale, successivamente i contenuti della stessa saranno portati sul tavolo del Presidente della Regione Marche e dell’assessore regionale alla Tutela della Salute e alla Sanità.
Ricordiamo che la raccolta firme non è ancora chiusa, sarà possibile firmare fino al 10 aprile e, inoltre, per il 9 aprile, è in progetto una manifestazione a favore della dottoressa Ferretti: per tutte le informazioni e gli aggiornamenti, seguire la pagina Facebook https://www.facebook.com/salviamooncologiaSSM.
s. g.