San Severino Vescovo di Settempeda – santità, leggenda e iconografia: è stato questo l’argomento illustrato recentemente dall’architetto Luca Maria Cristini nella sede dell’Università della terza età dell’alto maceratese. Un interessante pomeriggio tra testimonianze, aneddoti, immagini di opere d’arte che riguardano il santo patrono della nostra città e di Comiziano (Napoli) e di Sellano (Perugia).
Tutto il materiale raccolto da Luca Maria Cristini è stato pubblicato in un elegante volume, edito da Hexagon Group Editore, che, oltre a riportare varie notizie storiche e leggende, è al contempo anche un catalogo di immagini di opere d’arte che raffigurano il venerato vescovo settempedano. Il lavoro del libro è stato portato a termine anche in considerazione del fatto che in passato, come riporta Cristini nell’introduzione, “molti, moltissimi autori hanno scritto su San Severino a partire dal secolo XVII per ricostruire storicamente la figura del nostro patrono”, dopo c’è stato un vuoto e “al presente non c’è una pubblicazione che riassuma alcune essenziali notizie su San Severino, che non siano le due scarne paginette all’interno del santino attualmente in distribuzione”.
Una copia del volume realizzato con proprie risorse dall’autore, senza usufruire di alcun contributo pubblico, è stata consegnata anche al Santo Padre Francesco in occasione della visita alla nostra arcidiocesi, a Camerino, il 16 giugno 2019.
L’Uteam ha già pronto un altro incontro, per giovedì 24 marzo, sulle testimonianze del Novecento relative alla “Civiltà contadina nel territorio di San Severino Marche” dove interverranno il professor Giammario Borri sulla “centralità della memoria oggi”, il dottor Raoul Paciaroni sulle “Feste religiose – la Pasqua”, il professor Enzo Bonacucina per “Un cantastorie racconta… La madre di Cecilia (dalla storia, ambientata sulle colline dell’alto maceratese, di Maria Pierandrei, ed. Albatros). Infine verranno eseguiti dei canti popolari da parte di Luciano Carletti.