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Una seduta del Consiglio comunale
Una seduta del Consiglio comunale

Consiglio comunale online: il Regolamento viene emendato, “sì” dalle opposizioni

Le sedute del Consiglio comunale continueranno a tenersi in presenza, ma, qualora ve ne fosse necessità, com’è accaduto durante l’emergenza sanitaria da Covid19, potranno svolgersi anche in via telematica. La novità è stata introdotta con l’approvazione di un Regolamento che consentirà ai consiglieri che ne faranno richiesta di partecipare anche a distanza, da luoghi diversi dalla sede istituzionale del Comune, alle sedute dell’Assise cittadina. Con un emendamento presentato dalla maggioranza è stato anche stabilito che lo svolgimento delle sedute del Consiglio interamente online potrà trovare accoglimento solo previo parere favorevole espresso all’unanimità dalla Conferenza dei capigruppo. La nuova regolamentazione, di fatto, viene adottata in questo periodo da molte Amministrazioni pubbliche a seguito della circolare del Ministero dell’Interno n. 33/2022 con la quale, dando riscontro a diversi quesiti da parte di Enti locali in ordine alla possibilità di continuare ad avvalersi delle modalità di riunioni in videoconferenza o in modalità mista per gli organi collegiali, così come avvenuto durante l’emergenza sanitaria, si invitano gli stessi ad adottare specifici Regolamenti.

Sulla decisione del Consiglio intervengono anche i consiglieri di minoranza Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Alberto Pilato di “Insieme per San Severino” e  Francesco Borioni e Alessandra Aronne di “San Severino Futura”.

Ecco la loro nota.

“Giovedì scorso l’attacco all’istituzione del Consiglio comunale non si è perpetrato: il capogruppo di maggioranza Luca Bonci si è reso conto che la proposta di delibera con la quale si stabiliva che d’ora in avanti le sedute del Consiglio comunale potranno svolgersi anche in via telematica non conteneva le necessarie garanzie per le minoranze e che la stessa delibera si prestava a un utilizzo strumentale volto ad umiliare il ruolo dei consiglieri comunali. Lo stesso Bonci ha percepito che i nostri gruppi di opposizione avrebbero dato battaglia senza esclusione di colpi dentro e fuori l’aula consiliare perché non fossero minate le basi del confronto democratico e ha proposto un emendamento che rende la conferenza dei capigruppo responsabile (con decisioni unanimi) della scelta di convocare il consiglio comunale in presenza, ovvero, quando se ne ravvisi la necessità o l’opportunità, in modalità telematica. Una rondine non fa primavera, ma, forse, gradualmente, la buona politica si sta riaffacciando nell’aula del consiglio comunale settempedano”.

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