Mentre i lavori per il nuovo Eurospin procedono a velocità supersonica (contrariamente a cantieri pubblici che arrancano, come quello dell’Itis), ecco che la Sovrintendenza archeologica dà conto – con una nota – di quanto ritrovato durante le operazioni di sbancamento per la realizzazione del supermercato. Si tratta di tombe di epoca romana, precisamente di “un esteso complesso funerario con ben 14 sepolture disposte lungo i margini meridionali della strada “Prolaquense”, che collegava Nocera Umbra ad Ancona, oggi strada provinciale 361 Septempedana.
Le tombe ritrovate – tutte riferibili al II secolo dopo Cristo – erano in parte a cremazione e in parte a inumazione e quindi sono riaffiorati anche teschi e reperti ossei. Le indagini sono state condotte dalla ditta specializzata ArcheoLab di Macerata, sotto la direzione scientifica di Tommaso Casci Ceccacci della Soprintendenza per le province di Ancona e Pesaro e Urbino.
“Sorprendenti sono l’integrità e lo stato di conservazione di gran parte dei contesti indagati – viene spiegato nel comunicato stampa -. Stupisce la perfetta conservazione dei resti combusti della pira, della lettiga funebre e dei feretri in legno”.
Tra i materiali combusti, anche molti unguentari in vetro, sia in frammenti sia integri, ma deformati dal calore. Tra gli altri oggetti ci sono un anello in bronzo, uno splendido esemplare di specchio in bronzo con disco circolare e impugnatura sagomata, monete e lucerne fittili, oltre agli aghi crinali, per fissare le acconciature, e agli aghi da cucito, steli da fuso e fuseruole in osso per le donne, fino ai coltelli e ai rasoi-raschiatoi per gli uomini.