Il Settempedano fra le attività che stanno ripartendo dopo il lockdown. In questa terza puntata è la volta del “Due Torri” dove sono impegnati i coniugi Secondina e Paolo Severini.
“Il servizio ristorante, grazie all’ampiezza della sala, ci permette di ospitare in sicurezza i clienti – dice Paolo Severini – anche con tavoli a 2 metri di distanza e con totale assenza di barriere divisorie. Ciò per far sì che anche l’aspetto conviviale rimanga inalterato e piacevole. Come da protocollo tutti gli ospiti hanno a disposizione il kit di sanificazione all’ingresso del ristorante e nell’antibagno. Poi, con l’arrivo della bella stagione, contiamo pure sul giardino, che curiamo con amore e che darà il suo contributo all’accoglienza. Sempre mantenendo le distanze richieste dal protocollo, abbiamo attivato per l’attività alberghiera un servizio di prenotazione online e abbiamo attrezzato la sala colazione in maniera tale che non ci sia più il buffet. Come richiesto, a effettuare il servizio al tavolo saranno gli addetti alle colazioni. Inoltre tutte le camere e le aree comuni sono sanificati ogni giorno, secondo il piano di autocontrollo aziendale che dobbiamo avere tutti per legge. Infine, ci sentiamo di ringraziare tutti coloro che ci hanno dimostrato tanto affetto da quando abbiamo iniziato il servizio a domicilio e poi di asporto, che peraltro continueremo a mantenere. Tale iniziativa, grazie a questa loro partecipazione, ci ha fatto sentire vivi in un momento onestamente molto difficile, sia dal punto di vista professionale, sia sul piano umano. Ci ha dato una spinta per poter ripartire in maniera forte”.
Scendendo in piazza, invece, troviamo a pochi passi dall’ovale cittadino la Pasticceria Charlotte, un’attività artigianale a conduzione familiare che ha già accolto i suoi vecchi e affezionati clienti. “Abbiamo effettuato la sanificazione del locale, messo il plexiglass per garantire un certo distanziamento alla cassa e disposto i tavoli a un metro e mezzo l’uno dall’altro. Raccomandiamo l’uso della mascherina e l’igienizzazione delle mani. Bisogna ripartire piano e piano – dicono i titolari – e lo faremo proponendo anche qualche novità nell’assortimento di torte e dolci. Speriamo che le persone apprezzino le nuove produzioni… Del resto, l’innovazione è fondamentale in ogni settore”.
In viale Eustachio, infine, troviamo Giorgio Bianchini con il suo “Barbierology”. “A me è cambiato poco – spiega Giorgio – perché il negozio è piccolo e, lavorando da solo, già prima facevo un cliente alla volta e su appuntamento. La differenza sta nella tempistica: se prima potevi organizzarti con appuntamenti ogni mezz’ora, adesso devi allungare necessariamente il tempo per garantire la massima sicurezza ai clienti. Bisogna rispettare, infatti, una serie di procedure per sanificare l’ambiente, le postazioni, le attrezzature… E così via. E’ necessario verificare ogni dettaglio per evitare qualsiasi rischio. Poi, all’ingresso del negozio ho messo un punto di sanificazione con gel igienizzante, guanti monouso e qualche mascherina per chi non l’avesse con sé. Uso asciugamani monouso, spray e macchinari per la sterilizzazione del locale. Le persone vengono normalmente ed è stato bello rivederle dopo due mesi e mezzo di chiusura. Certo, lavorare con le mascherine non è il massimo, non si riesce neppure a vedere l’espressione di chi hai di fronte, ma la gioia di essere tornati operativi supera ogni disagio. Amo il mio lavoro, mi mancava…”.